Chiuso il mercato, il ‘nuovo’ Avellino si rituffa a pieno regime nel campionato. I lupi dopo il deludente – ma indolore ai fini della classifica – pareggio interno con il Treviso sono attesi da due settimane di fuoco dove affronteranno in rigoroso ordine Mantova, Bologna, Frosinone e Lecce. Tre gare fuori ed una al Partenio per la truppa biancoverde, un miniciclo terribile ma in cui Carboni e i suoi proveranno a mettere i bastoni alle cosiddette grandi ed a conquistare la prima vittoria esterna della stagione. Dei 21 punti inanellati fino ad oggi, soltanto 3 sono arrivati lontano dal terreno amico, frutto dei pareggi con Rimini, Pisa e Triestina. Bisogna invertire definitivamente tendenza sul campo avverso ed adesso, con una rosa più omogenea e con un gruppo che dopo le difficoltà iniziali è riuscito a trovare una sua identità cancellare l’ultimo zero rimasto sarà più facile. La speranza è quella di risucchiare qualche altra squadra nei bassifondi della graduatoria. 15 giorni di fuoco quindi per De Angelis e compagni impegnati nella difficile lotta alla salvezza: obiettivo ad inizio stagione considerato un autentica chimera, un miraggio, ma visti i recenti risultati a portata di mano. I lupi dalla finestra riparatoria escono di sicuro rafforzati, ma soprattutto hanno conservato tutti i prezzi pregiati rifiutando anche offerte importanti dalla massima serie. Bilancio positivo, quindi, anche paragonato l’evoluzione della rosa dei lupi, con quelle delle dirette concorrenti. Dalla contesa finale almeno per quanto visto sulla carta dovrebbe uscire il Vicenza, ma nessuno oltre i veneti ha fatto meglio della dirigenza irpina, stesso discorso vale per le pericolanti Frosinone, Ascoli, Modena e Piacenza che potrebbero essere risucchiate nel gruppo di squadre in lotta per la sopravvivenza. C’è da essere fiduciosi per questa seconda parte del torneo e per il raggiungimento della permanenza in B. Cinque innesti per la formazione biancoverde in questa sessione invernale: Cherubin in difesa, Tombesi, Nardini e Della Rocca a centrocampo e Cipriani in avanti. Un mercato tutto sommato positivo, anche se non completato con un centrocampista centrale, che potrebbe arrivare dall’estero. Ma va bene così, anche perché l’allenatore irpino avrà un più ampio ventaglio di scelta. Ottenere un risultato utile con i virgiliani di certo non sarà impresa facile, visto il grande valore della formazione guidata da Tesser, una squadra che mira alla massima serie, ma soprattutto che può contare su uno degli attacchi più forti di tutta la categoria con Godeas e Corona: 16 reti per il primo e 5 per il secondo. Ma l’Avellino vuole vendicare lo scippo dell’andata, dove vennero sconfitti per uno a zero grazie ad un goal fortunoso di Corona, dopo un’ottima prestazione. Una delle tante buone prove della prima fase, culminate però con un risultato negativo. Quello che andrà in Lombardia però sarà un lupo diverso, più equilibrato e con una maggiore convinzione dei propri mezzi. Una squadra che non ha di certo superato i suoi problemi, ma che negli ultimi 60 giorni ha avuto una marcia da play-off.
Con la compagine biancorossa Carboni sarà privo però di due elementi importanti: l’attaccante Salgado che dovrà scontare ancora un turno di squalifica e il centrocampista Anastasi, il playmaker dei lupi non ha recuperato dal brutto infortunio. Ci sarà invece Maietta che rileverà Corallo nel pacchetto arretrato. Al Martelli senza alcun timore, quindi ancora spazio al 3-4-1-2: tra i pali Gragnaniello, pacchetto arretrato composto da Maietta, Mengoni e De Angelis. In mediana Carbone ed il neo arrivato Nardini si contendono una maglia sull’out di destra, corsia opposta affidata a Tombesi. Mentre al centro sarà confermato il duo Di Cecco-Porcari. Sestu invece avanzerà alle spalle del duo Pellicori – Cipriani. Soltanto panchina quindi, per Paonessa.
Il Mantova invece dovrà rinunciare agli infortunati Grauso, Noselli e Caridi(questi ultimi due ex di turno), scenderà in campo con il collaudato 4-4-2: in porta ci sarà Pegolo, in difesa Sacchetti, Notari, Di Cesare, Balestri. Linea mediana composta da Tarana-Spinale-Doga e Fiore. In avanti spazio alla coppia Corona-Goedeas.
(di Sabino Giannattasio)