AVELLINO- Sono stati in tanti questa mattina ad accompagnare Rita Sciscio, prematuramente scomparsa a 56 anni dopo aver combattuto per alcuni mesi con un male che purtroppo l’ha avuta vinta, strappandola all’affetto dei suoi cari, in primis il marito Gianni Colucci, alla guida dell’edizione avellinese de “Il Mattino” e ai tre figli Paolo, Dario e Riccardo. Mamma premurosa, moglie, architetto ed appassionata rappresentante della vita politica avellinese nel suo ultimo viaggio. La passione civile scorreva da sempre nelle sue vene, diventata poi impegno diretto quando ha scelto di guidare in città il Movimento Cinque Stelle. A testimonianza delle sue capacità e anche del suo stile, il fatto che in pochi mesi da assessore della giunta guidata da Vincenzo Ciampi, Rita era stata una delle presenze più apprezzate a Palazzo di Citta’. Questa mattina, a stringersi intorno ai familiari non c’erano solo le istituzioni, i rappresentanti della vita politica cittadina e i colleghi architetti. C’erano anche tante persone che hanno conosciuto una parte custodita gelosamente come dovrebbe essere sempre per la solidarietà. Una delle cose che la contraddistinguevano. La Chiesa di Santa Maria delle Grazie era piena. Ad officiare la cerimonia funebre il sacerdote Luigi Martella. Tanta la commozione e altrettanto numerosi i messaggi di conforto e condoglianze che sono giunti per ricordare l’impegno e la testimonianza di Rita Sciscio per la comunità avellinese.
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