“L’ultima volta che ho visto Mimì era ancora vivo, ci siamo salutati”. Caso Manzo, le poche parole di uno degli indagati

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“L’ultima volta che ho visto Mimì era ancora vivo, ci siamo salutati”. Caso Manzo, le poche parole di uno degli indagati. Alfonso Russo, 27enne di Grottolella, oggi pomeriggio è stato convocato presso la caserma provinciale dei carabinieri di Avellino per essere ascoltato dagli inquirenti che stanno seguendo le indagini sulla scomparsa del 71enne di Prata Principato Ultra, di cui si sono perse le tracce la sera dell’8 gennaio 2021.

Il giovane, accusato di favoreggiamento e false dichiarazioni, avrebbe dovuto chiarire quello che è realmente accaduto 18 mesi fa, dalle 21.40 in poi, da quando cioè Domenico Manzo esce di casa per non farvi più ritorno. Russo, difeso dagli avvocati Serena Luce e Palmira Nigro, si è però avvalso della facoltà di non rispondere.

“Oltre a costituire un diritto dell’indagato – sottolinea l’avvocato Luce – la decisione di oggi è anche una scelta difensiva, visto che non abbiamo ancora accesso al fascicolo del Pubblico Ministero. Per una questione di tutela e di accortezza nei confronti del nostro assistito, preferiamo attendere l’esito delle indagini. Per correttezza – dice ancora l’avvocato – dobbiamo anche dire che oggi Alfonso avrebbe parlato e chiarito la sua posizione. Siamo stati noi avvocati difensori a preferire una strada diversa”.

“E’ bene che l’indagine vada avanti. Alfonso oggi avrebbe voluto gridare la sua innocenza ma preferiamo attendere”, incalza l’avvocato Nigro. “La decisione del nostro assistito è stata sofferta. Come è sofferto il periodo che stanno vivendo lui e la sua famiglia”.

Il prossimo 26 luglio i Ris di Roma effettueranno gli esami tecnici irripetibili sulla T-Roc che la sera dell’8 gennaio fu utilizzata da Loredana Scannelli, ex fidanzata di Alfonso, anche lei accusata di favoreggiamento e false dichiarazioni. Il team difensivo del 27enne potrebbe decidere di nominare un proprio perito, così come fatto da Romina Manzo, la figlia di Mimì, assisista dall’avvocato Federica Renna.

“Fino a quel giorno potremo anche decidere di rendere dicharazioni spontanee”, afferma l’avvocato Nigro. “Alfonso è molto scosso e non si ritiene per niente colpevole”.

Alfonso, all’uscita del comando provinciale, non appare particolamente turbato. Ovviamente è solo un’impressione. Riusciamo a strappargli solo quanche dichiarazione. Gli chiediamo, ad esempio, quando è stata l’ultima volta che ha visto Mimì vivo.

“La sera in cui è scomparso io arrivavo e lui usciva di casa, ci siamo anche salutati. Mai avrei immaginato quello che poi è successo”. E ancora: “Io spero che si arrivi presto alla verità”.