Di seguito pubblichiamo la replica della segreteria dell’Udc di Avellino alle dichiarazioni rese ieri a Napoli dal ministro Delrio:
“Il ministro Graziano Delrio, nel corso di una riunione con gli industriali di Napoli, candidamente ha affermato di non essere stato eletto deputato, come pure Matteo Renzi ed il ministro Padoan. Peccato però che essi ricoprano i ruoli apicali dello Stato: ministri della Repubblica e Presidente del Consiglio. Giusto una robetta di poco conto. Del resto il voto e la legittimazione popolare al giorno d’oggi non servono per fare politica. Tra poco non eleggeremo nemmeno l’amministratore del condominio vista la progressiva erosione del diritto di voto dei cittadini. I quali, giova ricordarlo, già non eleggono più il parlamentino della propria Provincia, non voteranno più i senatori della Repubblica, e a mala pena voteranno qualche deputato della Camera giacché una cospicua parte di essi sarà nominata direttamente dalle segreterie dei partiti romani. Questa in sintesi la rivoluzione tanto sbandierata da quelli che potremmo definire i “riformatori” a tutti i costi!! Fossero pure riforme senza senso, l’importante è riformare! Tra i “riformatori a tutti i costi” c’è anche il ministro Graziano Delrio.”
Ricordiamo che la nota dell’UDC nasce in risposta alle accuse rivolte a Ciriaco De Mita di essere parte fondante dell’establishment politico italiano.
“Egli (Delrio ndr) è entrato in consiglio comunale di Reggio Emilia nel 1999 come primo dei non eletti, successivamente è stato consigliere Regionale per 5 anni, poi sindaco di Reggio Emilia per due mandati (vale a dire altri 10 anni). Presidente dell’ANCI nel 2011, divenne ministro per gli affari regionali col governo di Enrico Letta nel 2013, poi sottosegretario col governo Renzi nel 2014, e nel 2015 viene nominato di nuovo ministro della Repubblica. Insomma, Delrio non è proprio un “verginiello” della politica, o come direbbe lui, un soggetto estraneo all’”establishment”.
Per cui l’ennesimo attacco volgare nei confronti del presidente Ciriaco De Mita, dopo quelli fatti in Tv del Presidente del Consiglio, lascia il tempo che trova. Chi sostiene la riforma dovrebbe sforzarsi di convincere i cittadini a votare per il SI. Viceversa si continua in un’opera di demonizzazione ed offesa di chi la pensa diversamente. Evidentemente sfidare il presidente Ciriaco De Mita sul piano dei contenuti è un’ardua impresa. Ci rendiamo conto. Molto più semplice rifuggire nel penoso luogo comune per cui chi è contro la riforma sarebbe “anziano”. Farebbe bene il ministro Delrio a convincere anzitutto gli iscritti ed i militanti del proprio partito a votare per la riforma, visto che il PD è spaccato sul voto di dicembre. Invece di cogliere l’occasione di “pacificare” il paese, si utilizza il Referendum per creare ulteriori divisioni. Il ministro Graziano Delrio ha perso una buona occasione per tacere.”