Avellino – La questione Lsu non sembra destinata ad avere fine nel breve tempo e con l’avvicinarsi del primo maggio, festa dei lavoratori, si inaspriscono le posizioni di Rifondazione Comunista. Questa volta la goccia che ha fatto traboccare il vaso è rappresentata dalla mancata presenza del sindaco di Avellino Giuseppe Galasso al tavolo convocato dall’assessore al Lavoro della Regione Campania, Corrado Gabriele. “Il Sindaco di Avellino, disertando l’incontro convocato dall’Assessore regionale al Lavoro, Corrado Gabriele, per la soluzione della vertenza dei 60 LSU del Comune capoluogo, ha commesso un grave errore politico e non solo di stile”. Cosi si legge nella nota di Gennaro M. Imbriano, Segretario provinciale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea. “Dopo quasi 2 mesi di sciopero da parte di questi lavoratori, è inaccettabile l’indisponibilità e l’insensibilità dimostrata da Galasso. Credo, in totale accordo coi Segretari generali di CGIL CISL e UIL, Cutillo Ferrara e Festa, che il prossimo primo maggio dovrà mettere al centro la lotta alla precarietà e l’opposizione alla scelta della privatizzazione dei servizi pubblici locali. Una grande giornata di mobilitazione e di festa, a partire dalla vertenza degli LSU di Avellino, che ormai è divenuta una autentica lotta simbolo”. Dall’altra parte, l’assessore Donato Pennetta e il sindaco Galasso, hanno fatto sapere che la loro assenza è stata causata da un ‘qui pro quo’: “Non ci è arrivata nessuna convocazione, credevamo addirittura che l’incontro fosse stato spostato”.
Redazione Irpinia
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