Lotta all’evasione fiscale: a Benevento patto tra Procura, Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate

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Lotta all’evasione fiscale: patto tra Procura, Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate. Questa mattina, a Benevento, il Procuratore della Repubblica Aldo Policastro, il Comandante Regionale Campania della Guardia di Finanza Virgilio Pomponi ed il Direttore Regionale Campania dell’Agenzia delle Entrate, Giovanna Alessi, hanno siglato un protocollo d’intesa volto a rafforzare il coordinamento investigativo, tra l’Autorità giudiziaria e l’Amministrazione finanziaria in ambito locale.

L’obiettivo principale dell’accordo è di potenziare l’azione di contrasto all’evasione fiscale, con particolare riguardo ai fatti di maggiore pericolosità ed allarme sociale, come le frodi transnazionali; l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti; la creazione di schermi societari al solo scopo di inquinare i mercati; il conseguente riciclaggio di proventi illeciti derivanti appunto dall’evasione fiscale. Del resto, spesso, la commissione di frodi fiscali, l’utilizzo di fatture false e di contabilità opache o artefatte sono reati spia di disegni criminali di più vasta portata, che permettono anche a pericolose consorterie criminali di infiltrarsi nel tessuto economico e imprenditoriale, creando risorse finanziarie occulte e nascondendosi dietro prestanomi e società appositamente creati.

Per migliorare, quindi, l’incisività complessiva e la tempestività dell’azione di contrasto, le parti del protocollo si sono impegnate a potenziare, semplificare e accelerare i flussi di comunicazione reciproci, potenziando l’innovazione tecnologica dello strumento informativo e telematico; e ciò al fine di consentire all’Autorità Giudiziaria inquirente di assumere, con tempestività, la direzione delle indagini, assicurando nel contempo un coordinamento costante ed efficace tra gli sviluppi amministrativi e penali dei singoli contesti oggetto di investigazione.

Il protocollo, frutto di un articolato lavoro preparatorio, disciplina poi una serie di adempimenti procedurali volti a garantire, in tempi rapidi, la tassazione dei proventi illeciti derivanti da qualsivoglia attività criminale e l’indeducibilità fiscali dei “costì da reato”, così da rendere sempre meno vantaggiosa, anche sotto il profilo tributario, la commissione di illeciti penali di natura economico-finanziaria.

L’accordo prevede, inoltre, momenti di specifico confronto operativo tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate -con il coordinamento della Procura- nei casi in cui emergano fattispecie di maggiore pericolosità criminale, per il contrasto delle quali è fondamentale l’utilizzo tempestivo dei poteri e delle tecniche investigative propri della polizia giudiziaria, ovvero qualora siano individuate fattispecie di evasione o di elusione particolarmente articolate e complesse, che richiedano una soluzione condivisa e coerente sul piano sia amministrativo che penale.
Sono stati altresì potenziati anche gli accertamenti economico-patrimoniali finalizzati a risalire alle modalità di reimpiego delle risorse finanziarie illecitamente accumulate, grazie all’evasione fiscale e, comunque, tesi a individuare i beni nella disponibilità, anche di fatto, degli evasori, al fine di procedere al loro rapido sequestro e, quindi, alla loro confisca definitiva.