“Il contrasto alla diffusione delle sostanze stupefacenti e agli abusi in generale è uno dei modi in cui tutte le istituzioni, e non solo l’Arma dei Carabinieri, si muove per proteggere i nostri giovani, garantendo loro la libertà di autodeterminarsi e crescere. Quando si interviene, come nell’operazione condotta dalla compagnia carabinieri di Avellino nei giorni scorsi, si agisce per rendere più pulita la vita dei giovani e per offrire loro un futuro migliore”.
Così il Colonnello Domenico Albanese, Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, che questo pomeriggio ha presentato alla stampa il Calendario Storico e l’Agenda 2025 dell’Arma. Un’edizione, quella del 2025, dedicata – appunto – ai giovani. Non a caso, l’alto ufficiale ha voluto la presenza degli scout e di una scolaresca alla presentazione di quella che una vera e propria opera d’arte, realizzata con il contributo di celebri personaggi dello scenario artistico-letterario italiano come Marco Lodola e Maurizio de Giovanni. Una copia del calendario è stata anche consegnata direttamente dal Colonnello Albanese alla giovane Giulia, studentessa di Calitri che ha ricevuto l’attestato di Alfiere della Repubblica da parte del Presidente Sergio Mattarella.
Non solo la lotta allo spaccio
Una pagina del calendario è dedicata anche alla sicurezza stradale, tema particolarmente sentito in Irpinia alla luce dei numerosi lutti che hanno colpito le comunità. Ultimo il tragico incidente in scooter di Rotondi che è costato la vita a un 17enne. “La sicurezza stradale è al centro dell’attenzione del nostro Prefetto e di tutte le forze di polizia. Sono state adottate iniziative condivise, che verranno attuate nei prossimi mesi. Nell’ambito del rapporto dell’Arma con le singole comunità e le stazioni, già da tempo il nostro obiettivo è di infondere, soprattutto nei giovani, un senso di rispetto delle regole per prevenire tragedie simili. Questi fenomeni dipendono molto spesso da distrazione o da una mancanza di rispetto delle regole alla guida, aspetti su cui insisteremo” assicura il Colonnello Albanese.
Infine non può mancare il tema del revenge porn e dei reati commessi tramite i social
“In accordo con il Procuratore Domenico Airoma – spiega il Comandante Provinciale -, abbiamo strutturato un percorso di supporto per tutte le vittime di reato, affinché ogni operatore di polizia che si trova a raccogliere una denuncia possa garantire alle vittime di sentirsi accompagnate e di non rimanere sole. E non solo nel momento della denuncia, ma anche nel delicato periodo successivo. Il rischio che non possiamo correre è che una donna decida di non denunciare per il timore di trovarsi sola ad affrontare il problema. Dobbiamo accompagnarla in tutto il percorso successivo alla denuncia, cosa che già facciamo e continueremo a fare anche grazie ai referenti per la violenza di genere, presenti sia nei reparti singoli, sia a livello provinciale, tramite il nostro nucleo investigativo” conclude l’alto ufficiale.