Alla scoperta dell’Oro d’Irpinia, parte da Chianche il progetto itinerante dedicato al Greco di Tufo

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Nell’“Anno nazionale del turismo lento”, anche l’Irpinia prepara la promozione turistica del suo territorio su più fronti insieme ad istituzioni, enti ed associazioni, per evidenziare come il patrimonio culturale, artistico, religioso ed enogastronomico sia parte integrante dell’identità italiana.

Qui, nel cuore della Campania, oltre mille anni fa, in un prezioso remoto lembo di terra compresa nei comuni di Altavilla Irpina, Chianche, Tufo, Montefusco, Prata di Principato Ultra, Petruro Irpino, Santa Paolina e Torrioni, gli antichi Greci piantarono “le viti che portarono attraversando il mare Adriatico”. Era il Greco di Tufo, oro d’Irpinia, senza dubbio il più antico vitigno dell’Irpinia, Doc dal 1970 e DOCG nel 2003, un vino talmente prezioso ed elegante in colore, profumi e finezza, da conquistare, già nell’antichità, i banchetti più esclusivi ed i palati più esigenti.

Parte da Chianche, piccola cittadina in provincia di Avellino nonché uno dei Comuni della DOCG, il progetto targato “Planca’s wines” a cura della Pro Loco di Chianche, col Patrocinio della Regione Campania, della Camera di Commercio di Avellino, l’Ente Provinciale del Turismo di Avellino, in collaborazione con Provincia di Avellino, Associazione Città del Vino, Federazione FISAR e PMI International, Confederazione delle piccole e medie imprese nel mondo, per la valorizzazione del territorio e della produzione vitivinicola nell’areale degli Otto Comuni del Greco di Tufo DOCG Altavilla Irpina, Chianche, Tufo, Montefusco, Prata di Principato Ultra, Petruro Irpino, Santa Paolina e Torrioni.

L’evento, dal titolo “GRECO DI TUFO, ORO D’IRPINIA”, sarà presentato in anteprima il 16 Febbraio 2019, ore 11,30, a Chianche presso la sede della Pro Loco in via Roma 54 e si svolgerà nelle giornate del 14 e 15 Giugno 2019.

“Sarà un progetto itinerante che, ogni anno, si svolgerà a rotazione tra i Comuni interessati – specifica Pasquale Cecere, presidente ProLoco – in cui anche tutte le altre produzioni agroalimentari e vitivinicole irpine DOP e IGP saranno protagoniste, a testimonianza del loro forte legame col territorio del Greco di Tufo”. La chiave di volta per la promozione del territorio è nella “Formazione, promozione e comunicazione”, sostiene Teobaldo Acone, Ambasciatore delle Città del Vino.

Nell’occasione il Dott. Floriano Zambon, Presidente Nazionale Città del Vino consegnerà la bandiera alla Pro Loco Planca, per ratificarne l’ingresso nell’Associazione Città del Vino, il cui obiettivo è di aiutare i Comuni a sviluppare intorno al vino, ai prodotti locali ed enogastronomici, tutte quelle attività e quei progetti che permettono una migliore qualità della vita, uno sviluppo sostenibile e più opportunità di lavoro.

Il Dott. Salvatore Guerriero, Presidente Nazionale di PMI International, Confederazione delle piccole e medie imprese nel mondo, da molti anni si occupa di promuovere ed assistere, attraverso una fitta rete di contatti e di esperienze, le diverse realtà produttive, specie vitivinicole, che costituiscono la parte più significativa e cospicua del tessuto produttivo della Campania e del nostro Paese, tra opportunità, strategie e vantaggi economici.

Irpinia è anche terra di leggende e di antichi racconti di stregoneria di briganti, come sarà illustrato dal Prof. Felice De Martino con il suo libro “Il Giudice brigante” e dal Prof. Antonio Franzese, artista irpino, profondo conoscitore della storia del territorio ed autore, tra l’altro, di numerose monografie sul tema “Vino e Territorio”.

Concluderà i lavori Domenico Biancardi, Presidente della Provincia di Avellino, impegnato attivamente sul fronte della promozione del territorio irpino e delle sue eccellenze tipiche per un turismo di qualità e destagionalizzato, già al vaglio di un tavolo tecnico presieduto da un pool di esperti dei vari settori. Modera la giornalista Carmen Guerriero.

Al termine, degustazione di Greco di Tufo di diverse cantine degli otto Comuni dell’areale DOCG, un prezioso approfondimento, sia sul territori e che sulle aziende che hanno fatto la storia di questo nobile vitigno.