Alpi – Acs pubblica con l’internalizzazione dei servizi, tutela dei livelli occupazionali e bando di gara per la selezione dell’amministratore che dovrà succedere a Paolo Spagnuolo, ex sindaco di Atripalda. La minoranza consiliare al Comune di Avellino, per bocca di Nicola Giordano, chiede alla maggioranza di condividere un ordine del giorno per salvaguardare “Avellino Città Servizi”. Sarà stata la parola “esternalizzazione”, sarà stato perchè il sindaco, pur presente in Municipio, ha disertato tutta la discussione su Acs in aula e quindi in quel momento non poteva “consigliare” i consiglieri (scusate il gioco di parole), fatto sta che la maggioranza in un attimo si è dileguata, facendo cadere il numero legale.
Così niente ordine del giorno condiviso, discussione rimandata al consiglio comunale di venerdì pomeriggio. E’ come se la maggioranza avesse detto: “Siamo per l’esternalizzazione”. In parole povere, questo significherebbe la scomparsa dell’Acs e l’addio ai posti di lavoro per circa 30 persone. “Vi difenderemo noi”, grida Dino Preziosi ad una delegazione di lavoratori presenti in aula, prima che calasse il sipario su un altro consiglio comunale alquanto “strano”.