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L’opposizione: “Lavori al C.so: tutta colpa della progettazione”

Avellino – Una città sull’orlo di una ‘crisi di nervi’. Appare così agli occhi dell’opposizione il capoluogo irpino: un bilancio quello avanzato dalla minoranza, disegnato tra crisi, delinquenza dilagante, disagio giovanile e non ultimo i lavori in città. Sono il capogruppo di Alleanza Nazionale Giovanni D’Ercole, il consigliere comunale Carmine Montanile, Sabino Morano presidente Ag, Ettore De Conciliis, il coordinatore provinciale della Dc Fausto Sacco, e l’azzurro Claudio Rossano portavoci del messaggio ‘on the road’, nel corso di una conferenza stampa svoltasi ieri mattina proprio nei pressi del cantiere che attraversa da novembre Corso Vittorio Emanuele. Ma che ora vede le ruspe a riposo per la variante non approvata. Nel mirino, dunque, il disagio che starebbero vivendo i cittadini alle prese con il traffico e i parcheggi e i commercianti con gli affari. D’Ercole e Rossano invitano dunque a riflettere su quello che sta accadendo. Nel mirino: “I lavori, come potete osservare – ha dichiarato nel corso dell’incontro D’Ercole – si sono completamente arrestati, il tutto a causa di una cattiva progettazione. Noi avevamo segnalato i problemi che sarebbero potuti sorgere a causa di questo cantiere. A questo punto vogliamo che l’amministrazione ci dica cosa sta succedendo”. Sulla stessa scia del rappresentante di An è Claudio Rossano: “I disagi sono per noi cittadini, per gli automobilisti ma anche per i commercianti. Quando finiranno le operazioni non lo sappiamo, perché al momento sono inspiegabilmente ferme. Maggiori ritardi causeranno un maggiore sforzo economico da parte del Comune e produrranno anche ulteriori disagi alla popolazione”. Giovanni D’Ercole spiega poi quello che era inizialmente lo scopo dei lavori e perché secondo lui non andranno in porto. “L’obiettivo era di realizzare una variante con due sottopassi, che però non è possibile tradurre in realtà per mancanza di sottoservizi. Per questo motivo ne verrà creato uno solo. Ma quello che maggiormente ci colpisce è l’assenza di operai. Infatti se inizialmente c’era qualcuno oggi manca”. (glr)

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