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L’opposizione ha deciso: sfiducia a Ciampi. “Città costantemente mortificata dal M5S”

Marco Imbimbo – La decisione è stata presa: l’opposizione consiliare sottoscriverà la mozione di sfiducia al sindaco Vincenzo Ciampi. L’incontro decisivo c’è stato nel pomeriggio a Palazzo di Città. Intorno al tavolo si sono riuniti tutti i gruppi consiliari che hanno votato contro le linee programmatiche di Ciampi e che, di fatto, rientrano nell’opposizione, a cominciare da Dino Preziosi, capogruppo di “La svolta inizia da te”, e passando per tutti i gruppi inquadrabili come centrosinistra: Pd, Davvero, Mai Più, Popolari e Insieme protagonisti (eccezion fatta per Stefano Luongo). Assente “Si Può” di Nadia Arace, ma solo per problemi di lavoro perchè nei fatti la mozione verrà sottoscritta anche da lei.

In totale sono 20 i consiglieri pronti a firmare il documento su cui si è registrata ampia convergenza durante l’incontro. Le firme arriveranno domani, dopo che la mozione verrà messa nero su bianco, mentre venerdì, in occasione della conferenza dei capigruppo, verrà consegnata ufficialmente al presidente del consiglio comunale, Ugo Maggio. Da quel momento ci saranno minimo 10 giorni e massimo 30 per convocare l’Assise cittadina e mettere la mozione di sfiducia all’ordine del giorno. A conti fatti, dunque, entro fine novembre l’amministrazione Ciampi andrà a casa, salvo stravolgimenti dell’ultima ora.

“Siamo partiti dalle considerazioni sottoscritte e raccolte già nel documento firmato da 9 consiglieri”, spiega il capogruppo Pd, Enza Ambrosone, al termine dell’incontro. Un documento che poi è stato integrato dalle posizioni dei vari gruppi.

“Tengo a sottolineare un aspetto recepito da tutti e che sarà inserito nel documento: non siamo partiti all’indomani del 24 giugno da un’opposizione pregiudiziale, avevamo offerto al sindaco la possibilità, da opposizione responsabile, di governare nell’interesse della città – ricorda Ambrosone. A questo atteggiamento di grande responsabilità, abbiamo ricevuto atteggiamenti non consoni e registrato la mortificazione delle Istituzioni attraverso l’insulto costante del M5S”.

Di fronte a quanto accaduto in questi mesi e all’immobilismo totale dell’amministrazione, la linea dell’opposizione è dunque quella di staccare la spina, nonostante le minacce del sottosegretario agli Interni, Carlo Sibilia, che annuncia un consenso pari all’80% alle prossime elezioni. “Questo è l’auspicio di un sottosegretario che non ci ha mai visti arrivare sulla luna – ironizza Ambrsone. Non possiamo avere certezze di esiti elettorale, abbiamo però la responsabilità, pur sfidando l’elettorato a distanza di un anno o poco più, di consegnare alla città un programma che tenga conto della soluzione dei problemi e della responsabilità. Fino ad oggi – prosegue Ambrosone – noi abbiamo solo visto una campagna elettorale mai conclusa, all’intero della quale c’è il reiterato tentativo di mortificare la città per conseguire quell’80%”.

Sempre a Sibilia, che stamattina da facebook lanciava bacini sarcastici a chi vuole sfiduciare Ciampi, la Ambrosone replica: “Non vorrei ricevere questi bacini, ma avere risposte istituzionalmente corrette da parte di chi, nel Governo di questo Paese, rappresenta anche Enza Ambrosone, in quanto cittadina di Avellino”.

Nello Pizza, capogruppo dei “Popolari”, assicura che domani verrà firmata una mozione di sfiducia “condivisa da tutte le forze politiche”. Lui che in estate finì sulle famose vele del Ferragosto, ironizza sulla possibilità che possano essere riproposte anche questa volta: “Dovrebbero essere belle grandi stavolta, poi mi pare aggiungeranno anche qualche giornalista, quindi  siamo in buona compagnia”, riferendosi al j’accuse social del sindaco Ciampi contro la stampa avellinese.

Dino Preziosi, capogruppo di “La svolta inizia da te”, sottolinea la trasversalità di una mozione che ha visto “attorno ad un tavolo persone appartenenti a mondi politici diversi. Tutti hanno convenuto su un atto politico molto importante”.

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