Renato Spiniello – “Affrontiamo questo processo col cuore affranto ancora in preda alla disperazione e all’incredulità per ciò che è successo”.
E’ così che questa mattina Giancarlo e Gaetano Gioia si sono presentati nell’aula di Corte d’Assise del tribunale di Avellino per il dibattimento che vede alla sbarra la nipote Elena (provata e con lo sguardo basso per tutta la durata dell’udienza) e il suo fidanzato Giovanni Limata. Entrambi sono accusati – in concorso – di aver ucciso a coltellate Aldo, fratello dei due e padre della giovane.
Una notizia di cronaca che lo scorso aprile sconvolse la comunità del capoluogo, ma non solo. Assistiti dalla legale di fiducia, l’avvocato Brigida Cesta, Gaetano e Giancarlo parteciperanno al processo come parti civili nei confronti dei due imputati: “Un atto dovuto alla memoria di Aldo affinché sia accertata la verità – spiegano – poi sarà l’istruttoria dibattimentale a chiarire responsabilità ed eventuali incapacità”.
La prossima udienza è stata calendarizzata per il giorno 24 novembre.