FOTO/Lo sfogo di Michela, scampata al suo ex: non è stato un raptus, si vergogni chi lo ha coperto

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SPERONE- Un amaro sfogo sulla sua pagina social. Quello che Michela Principe, la quarantanovenne scampata al raid del suo ex, Pellegrino Crisci, ha voluto lanciare per replicare a quanti in questi giorni, riferendosi all’autore del tentato omicidio, parlano di un “bravo ragazzo” e vorrebbero derubricare tutta la vicenda ad un “raptus”.

“In 8 anni non ho mai pubblicato niente – scrive Michela, che da qualche giorno ha lasciato l’Ospedale, dove al momento delle dimissioni era ricoverato anche il suo ex – ma visto che fast and furious ha fatto lo show questo è il continuo. Visto che alcune donne dicono che è un bravo ragazzo e la colpa è mia. La mia colpa è di ribellarmi ai mille tradimenti? Voi avete visto solo il bel ragazzo con il Maserati.

Io invece stavo anche quando la macchina non ce l’aveva proprio e nemmeno un euro. Vi siete mai chiesto dopo uscito dal carcere, senza un euro, da dove vengono questi soldi? io non sono la prima vittima di questo mostro, ma sono l’unica che ha avuto 2 tentati omicidi. E non solo, tra costole rotte e tant’altro”.

La donna è indignata e non ha paura delle minacce che gli avrebbe fatto lo stesso Crisci: “Vi dovete vergognare tutti voi che parlate senza sapere – ammonisce la Principe – E si devono vergognare tutti quelli che sapevano che aveva delle armi e non hanno mai parlato. Ho chiesto aiuto tante volte. Ma tutti lo avete coperto. Non siete altro che suoi complici.

Alle donne e mamme: e se mi ammazzava mio figlio? Come fate a dormire la notte. Vergognatevi. Se volete fare una cosa buona andate dai carabinieri. Se no lo faccio io. Ho tante di quelle prove che voi non immaginate. Adesso pagherete tutti, dal primo all’ultimo”. E proprio riferendosi alle minacce proferite dal suo ex ha aggiunto: “poi mi può anche fare ammazzare dai suoi 4 amici che gli sono rimasti. Come ha sempre detto: se mi denunci e mi arrestano ti faccio ammazzare lo stesso. Era tutto premeditato, io ho tutte le registrazioni. Questa volta nn può dire che è stato un raptus”.

Le foto si riferiscono all’aggressione avvenuta il 6 dicembre del 2021, fatto per cui Crisci era detenuto ai domiciliari ed è stato condannato in due diversi gradi di giudizio.
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