Livorno, Kukoc: “L’Avellino? Ce lo mangiamo. Se ne parli in Croazia si mettono a ridere”

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Il selfie di Tonci Kukoc con la curva del Cska Sofia

Tonci Kukoc infiamma improvvisamente l’attesa per Livorno-Avellino, gara in programma domenica all’Armando Picchi. Il laterale croato, che con il Cesena ha potuto finalmente debuttare in maglia amaranto dopo l’arrivo del transfer, ha parlato in conferenza stampa del prossimo avversario della formazione di Christian Panucci con toni forti, sbeffeggiandolo.

“Ce lo mangiamo, è inferiore a noi. Se vai in Croazia e parli del Livorno, tutti lo conoscono. Se parli invece dell’Avellino, si mettono a ridere” ha detto l’istrionico esterno ex Cska Sofia che poi ha aggiunto: “E’ una squadra che punta molto sul fisico e sulla corsa. Non possiamo avere paura di una squadra così. Uniti vinceremo sicuramente”.

“È stata dura non giocare per 4 mesi – ha ammesso il 25enne esterno che due stagioni fa giocò tra le fila del Brescia – poi per fortuna è arrivato il transfer. Adesso sono felice, non ho mai trovato un gruppo così unito. Voglio la Serie A con questa maglia: io gioco per il logo davanti, non per il nome dietro”.

Kukoc, cugino dell’ex cestista Nba dei Chicago Bulls Toni Kukoc, non vuole sentir parlare del suo carattere, anzi contrattacca sul tema: “Tutti parlano di questo, ma io non ho mai avuto problemi con allenatori, giocatori, tifosi… Anzi, con uno sì: è Iaconi (Ivo, suo allenatore a Brescia, ndr), si crede Guardiola e invece non capisce niente di calcio. Quest’estate mi volevano lo Stoccarda e il Bologna, ma in Croazia gira la voce che faccio sempre casino e quindi queste società si sono tirate indietro. Il Livorno mi ha salvato la carriera”.

 

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