VIDEO/ Sidigas formato “Mega” in Serbia, prima vittoria oltre i confini nazionali

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Inizia con una vittoria l’avventura europea della Sidigas Avellino in scena nella tana del Mega Leks. Dopo quasi otto anni la Beneamata biancoverde torna a calcare i parquet continentali e lo fa nella Pinki Sports Hall di Sremska Mitrovica. Non c’è Adonis Thomas tra i campani, alla prese con una contrattura muscolare che potrebbe fargli saltare anche la trasferta di Pesaro.

Match. Coach Sacripanti si affida al quintetto base Ragland, Obasohan, Randolph, Leunen e Cusin. I primi punti arrivano a cronometro fermo con Ragland che fa 3/3 dalla lunetta dopo il fallo di Milisavljevic da oltre l’arco. Al numero 1 biancoverde rispondono Kaba e Novak e si viaggia sui binari dell’equilibrio fra le due formazioni che si trovano di fronte per la prima volta in assoluto. Avellino prova l’allungo con la bomba di Obasohan e Milojevic spende subito il primo timeout a sua disposizione. Al rientro gli ospiti continuano a martellare dai 6,75: Zerini e Ragland confezionano il +7 e Sacripanti inizia le rotazioni mandando sul parquet il gigante Fesenko e il folletto Green. Il vantaggio tuttavia dura poco quando Jaramaz si presenta dalla linea della carità e mette nell’anello entrambi i liberi (19-22 al 10′).

Nella seconda frazione la Sidigas Avellino gioca la sua pallacanestro: la seconda e terza tripla a referto di Zerini aprono e chiudono le danze ai canestri di Severini e Green, portando gli irpini sul +11. I serbi sprecano due possessi di fila e Fesenko schiaccia altri due punti. Non può essere tutto facile per la Scandone che deve sudarsela: quelli in fucsia, illuminati dalla propria stella Zagorac (gioco da tre punti), si riaccendono e il seguente minibreak di 5-0 dice -9. Polveri bagnate in questa fase per l’attacco di Sacripanti che resta a secco per circa tre minuti, subendo il rientro balcanico. E’ il centro ucraino, sulla sirena della pausa lunga, a rompere il digiuno e a mantenere il +4 di distacco.

Ripresa all’insegna del tre: terza tripla di Ragland, terzo fallo del lungo francese Kaba e “primo” tiro da tre a segno di Green. Segue un ottimo contropiede orchestrato da Leunen che si completa con i due punti di Randolph e il Mega Leks scivola nuovamente a meno undici punti. L’ex Alabama si ripete un minuto dopo su invenzione del geometra scuola Philadelphia confermandosi, con 10 punti, tra i top scorer del team. Terzo fallo anche per Milisavljevic: dalla lunetta è trottolino Green a siglare il punto numero 55. Tra i serbi sale in cattedra Tejic con quattro punti consecutivi, ma Cusin blinda il +9 con cui si va all’ultimo intervallo.

Severini, Zerini e ancora Cusin nel quintetto con cui Sacripanti si gioca l’ultima frazione. Gli adriatici tentano il colpo di coda con Mushidi e Kaba, ma la tripla di Leunen sembra mettere il punto esclamativo sulla contesa. Randolph rimpolpa ancora il parziale, quasi tutti a retina i tiri avellinesi da oltre l’arco, fattore che certifica il massimo vantaggio Avellino (+15). Il finale è accademia: i 25 punti di Ragland e i 21 di Randolph sono determinanti nel 70-84 che chiude il match, per la Sidigas è il primo successo oltre i confini nazionali della sua storia. Parte bene la missione Champions League.

Mega Leks 70: Kaba 18, Tejic, Simeunovic e Mushidi 8.

Avellino 84: Ragland 25, Randolph 21, Zerini 9.

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