L’inviato a Roma, Claudio De Vito – È l’alba di un nuovo processo sportivo per l’Avellino chiamato a rispondere a titolo di responsabilità diretta e oggettiva della presunta tentata combine con il Catanzaro. Deferiti per il presunto illecito sportivo, tentato ma non consumato, il presidente Walter Taccone ed il direttore sportivo Vincenzo De Vito. Per il Catanzaro a giudizio con la stessa accusa l’ex patron Giuseppe Cosentino, l’ex ds Armando Ortoli e l’ex calciatore Andrea Russotto. Secondo la Procura Federale avrebbero concordato il pareggio per la gara del 5 maggio 2013 conclusasi poi con la vittoria dei biancoverdi che festeggiarono la promozione in B.
L’udienza al Tribunale Federale Nazionale in tempo reale.
11:19 – Si conclude l’udienza. Chiesta per Avellino e Catanzaro la retrocessione all’ultimo posto nella stagione in corso ed una penalizzazione di tre punti per quella successiva.
11:13 – “Chiediamo per il Catanzaro la retrocessione all’ultimo posto in classifica, si chiede inoltre la penalizzazione di di tre punti nella stagione sportiva successiva in ragione della responsabilità oggettiva e della pluralità di soggetti coinvolti”. E’ la richiesta della Procura Federale per il club giallorosso.
11:11 – L’accorata arringa di Eduardo Chiacchio: “Non ci sono prove, non ha neppure convocato un calciatore dell’Avellino per essere ascoltato. Sono tranquillo perché ho studiato le sentenze del TFN, su tutte quella sul caso Atalanta riguardante Doni rispetto al quale avete dichiarato che non esistono prove né riferimenti per procedere ad una condanna, per cui non posso che chiedere il proscioglimento”.
11:07 – La Procura Federale sull’Avellino: “Chiediamo per l’Avellino la retrocessione all’ultimo posto in classifica, si chiede inoltre la penalizzazione di di tre punti nella stagione sportiva successiva in ragione della responsabilità oggettiva e della pluralità di soggetti coinvolti”.
11:04 – Quando siamo giunti ad un’ora circa di udienza, si avvicina il momento delle richieste nei confronti di Avellino e Catanzaro deferite a titolo di responsabilità diretta e oggettiva.
11:03 – Inibizione di 6 mesi e ammenda di 30 mila euro chiesti a carico di Marco Pecora.
11:03 – Sabrina Rondinelli chiede il proscioglimento di Francesca Muscatelli.
11:02 – Si passa al dibattimento sulle posizioni di Francesca Muscatelli e Marco Pecora, ex dirigenti del Catanzaro deferiti per omessa denuncia. 6 mesi di inibizione e 30 mila euro di ammenda chiesti dalla Procura Federale a carico di Francesca Muscatelli.
11:01 – “Sono qui a giustificarmi per una palla uscita di un centimetro, questo è un momento bello della mia vita perché la mia compagna aspetta un bambino”. Così Andrea Russotto.
11:00 – Monica Fiorillo, l’avvocato di Russotto: “Nel deferimento è riportato che Russotto ha sbagliato due gol quando invece ha sfiorato il palo in una sola occasione come chiariscono le immagini ed in quella occasione stessa esulta credendo di aver segnando. Sarebbe questo il suo contributo decisivo-causale? Quindi chiedo il proscioglimento”,
10:56 – La Procura Federale su Andrea Russotto: “Chiediamo la squalifica di 3 anni e l’ammenda di 50mila euro”,
10:54 – L’ex ds del Catanzaro, assente in aula, viene difeso dal suo avvocato Fabio Giotti che chiede il proscioglimento del suo assistito.
10:52 – La Procura Federale: “Per Armando Ortoli chiediamo 4 anni di inibizione e 60mila euro di ammenda”.
10:45 – L’avvocato Rondinelli mostra le foto del caffè tra Taccone e Cosentino pochi minuti prima della partita.
10:44 – Sabrina Rondinelli a difesa di Giuseppe Cosentino chiede l’improcedibilità del deferimento quale promotrice della pregiudiziale riguardante Ambra Cosentino: “Ritengo fondamentale l’audizione di Ambra Cosentino che invece non è stata ascoltata e la Procura Federale ha fatto pressione per sentirla prima di questa data”.
10:39 – E’ il momento di Giuseppe Cosentino, la Procura Federale: “Sulla posizione di Cosentino e di Ortoli si fonda l’impianto dell’accusa alla luce delle loro conversazioni telefoniche. Lo sfogo di Cosentino si arrabbia nei confronti dell’altra squadra in relazione alla violazione dell’accordo. Chiediamo l’inibizione di 5 anni con preclusione e l’ammenda di 90mila euro (70mila per l’illecito contestato e 20mila per i pagamenti in nero dell’allenatore Cozza)”.
10:37 – Eloquente e laconica la dichiarazione spontanea di Vincenzo De Vito: “Sono quattro mesi che non vivo più”.
10:36 – “Chiedo proscioglimento dell’avvocato Vincenzo De Vito” ancora la difesa del direttore sportivo dell’Avellino.
10:34 – La difesa di Vincenzo De Vito, rappresentata dall’avvocato Michele Cozzone: “Questo procedimento deve regredire per tutti alla fase successiva alla conclusione delle indagini preliminari”. Il legale del ds biancoverde torna sull’eccezione preliminare riguardante Ambra Cosentino. “Chiedo dunque l’improcedibilità del deferimento e la regressione degli atti alla Procura Federale” ha concluso.
10:31 – 5 anni con preclusione di inibizione e 70mila euro di ammenda per Walter Taccone; 4 anni di inibizione e 60mila euro di ammenda per Vincenzo De Vito. Queste finora le richieste avanzate dalla Procura Federale.
10:25 – Walter Taccone ribadisce la sua posizione: “Mai avuto il piacere di conoscere Cosentino prima della partita, l’ho conosciuto pochi minuti prima. La Procura Federale non ha mai trovato una telefonata tra me e Cosentino, non esiste amicizia tra me e Cosentino. Siamo stati chiamati in causa per una retrocessione dopo tanti anni di sacrifici”.
10:22 – L’avvocato Massaro difende Taccone: “Le intercettazioni si prestano a mille interpretazioni, non ci sono indizi che consentono di addivenire all’aggiustamento della partita. Il pareggio inoltre non avrebbe favorito entrambe le squadre e poi se aggiustamento doveva essere, dovevano essere coinvolti anche i protagonisti di quella partita. Walter Taccone non figura in nessuna telefonata direttamente e indirettamente, chiediamo quindi il proscioglimento”.
10:20 – Ancora la Procura Federale: “Sul presidente Taccone riteniamo che quanto esposto nel deferimento sia sufficiente ai fini delle richieste che avanzeremo. E’ vero che Walter Taccone non viene mai nominato nelle intercettazioni, a nostro avviso però la massima dirigenza dell’Avellino è coinvolta. La nostra è una ricostruzione logica. La sanzione che chiediamo è l’inibizione di 5 anni con preclusione ed ammenda di 70mila euro”.
10:15 – “Solo Ambra Cosentino avrebbe potuto avere interesse ad eccepire, non anche le altre parti”. Così la Procura Federale sull’eccezione preliminare sollevata da alcune difese, vale a dire la mancata audizione della figlia dell’ex patron del Catanzaro.
10:10 – Questione pregiudiziale preclusiva dell’udienza sollevata dalle difese, la Procura Federale argomenta sulla legittimità del suo operato, vale a dire degli atti di deferimento emessi.
10:08 – Udienza al via.
9:55 – Sono arrivati Walter Taccone e Vincenzo De Vito scortati dall’avvocato Eduardo Chiacchio che prima di entrare in aula ha dichiarato: “Mi sento fiducioso, sono consapevole che si tratta di un processo di estrema gravità ma ciò non ci spaventa anzi siamo pronti a lottare e portare il miglior risultato possibile a casa”.
9:45 – È arrivato Andrea Russotto. L’attaccante ora al Catania è uno dei cinque deferiti per presunto illecito sportivo.
9:37 – L’udienza non durerà più di due ore: i lavori dibattimentali non andranno oltre mezzogiorno.
9:35 – Le difese dei soggetti deferiti: Eduardo Chiacchio, Giuseppe Chiacchio e Gianpaolo Calò (U.S. Avellino); Giancarlo Pittella e Sabrina Rondinelli (Catanzaro Calcio); Innocenzo Massaro ed Eduardo Chiacchio (Walter Taccone); Eduardo Chiacchio, Michele Cozzone e Giuseppe Chiacchio (Vincenzo De Vito); Sabrina Rondinelli e Domenico Infantino (Giuseppe Cosentino); Fabio Giotti (Armando Ortoli); Eduardo Chiacchio, Monica Fiorillo e Giuseppe Chiacchio (Andrea Russotto); Sabrina Rondinelli e Domenico Infantino (Francesca Muscatelli e Marco Pecora).
9:25 – La composizione del Tribunale Federale Nazionale: Cesare Mastrocola (presidente), Mario Antonio Scino (vicepresidente), Paolo Clarizia, Gaia Golia, Pierpaolo Grasso (componenti).
9:20 – L’ufficio stampa della FIGC fa sapere che la sentenza di primo grado arriverà dopo mercoledì prossimo. Intanto il collegio giudicante presieduto da Cesare Mastrocola si sta insediando in aula in attesa degli esponenti della Procura Federale, dei deferiti e delle rispettive difese.