Lite tra vicini finisce a colpi di ascia, 47enne condannato al carcere

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Si è concluso ieri il processo di primo grado a carico di V. M. e V.F., rispettivamente padre e figlio, di 47 e di 20 anni, accusati di aver aggredito per futili motivi legati al parcheggio delle autovetture il vicino di casa, M. V., cinquantaseienne, colpendolo ripetutamente con una ascia e con una pala di ferro.

Il fatto si è verificato nel mese di Ottobre del 2011, in Cervinara, al Corso Caudino, IV Cortile.

Gravissime le lesioni riportate dal cinquantaseienne che a seguito dei colpi inferti al volto ha rischiato l’amputazione netta del naso, colpito ripetutamente con l’ascia dal quarantasettenne, con ferite gravissime giudicate guaribili in 50 giorni.

La lite sarebbe inizialmente intervenuta, per motivi di viabilità, tra due donne, la madre e moglie dei due aggressori, da un lato, e la nipote della persona aggredita con l’ascia, dall’altro.

A seguito delle urla iniziali delle due donne, sarebbero poi sopraggiunti gli uomini di casa e la situazione è rapidamente peggiorata.

Al litigio avrebbero poi partecipato anche altre persone, per le quali si procede separatamente, scagliatesi con mazze di ferro contro la coppia costituita dal padre e dal figlio, che quindi erano costretti anche loro a ricorrere alle cure mediche.

La cruenta lite aveva termine solo grazie all’intervento degli agenti del Commissariato di Cervinara che provvedevano anche a sequestrare l’ascia e la pala di ferro.

Ieri, dopo una lunga camera di consiglio, il Tribunale di Avellino in adesione alla tesi sostenuta dal difensore dei due imputati, l’Avvocato Rolando Iorio, ha mandato assolto il giovane V. F. per non aver commesso il fatto e, previa concessione delle attenuanti generiche equivalenti alle contestate aggravanti, ha condannato il padre V.M. alla pena di 1 anno di reclusione.

Il Pubblico Ministero aveva chiesto la condanna per entrambi gli imputati, indicando pene più severe.