Lite tra adolescenti, scatta l’inchiesta sui video. Il Parzanese: “Se alunni del liceo, provvedimenti esemplari”

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Un diverbio, una resa dei conti, la rivalità tra gruppetti ‘nemici’ di adolescenti: buoni pretesti per far scattare una lite. Sono in corso accertamenti per individuare i protagonisti (probabilmente minorenni) della violenta scazzottata avvenuta mercoledì 17 aprile, nel boschetto Pasteni.

Secondo le prime ricostruzioni si sarebbero dati appuntamenti lì, in quel ring ricostruito tra le staccionate e i tavoli da picnic, i due boxeur ripresi con gli smartphone dai coetanei accorsi per fare il tifo. “Dai, ammazzalo” la frase più inquietante registrata in quel video che in poche ore ha rimbalzato da un telefono all’altro fino ad arrivare nelle mani di carabinieri e polizia.

Calci, pugni, ceffoni mentre il rivale è a terra. Le immagini sono violente e danno da pensare soprattutto perché nessuno interviene per placare lo scontro, ma anzi i duellanti sono incitati e incalzati. “Meglio le liti tra femmine” dice una voce. Leoni e leonesse in un’arena, non adolescenti. Uno dei due sarebbe finito al pronto soccorso rimediando contusioni alla testa, il cui referto potrebbe essere nelle mani degli agenti di polizia, ma la famiglia non avrebbe denunciato l’accaduto.

Il boschetto Pasteni è un luogo perfetto per nascondere e nascondersi. I residenti lo sanno bene che quel parchetto è spesso teatro di degrado. La telecamera di videosorveglianza installata nel piazzale antistante al boschetto, neanche funziona.

A denunciare l’episodio anche il mondo scolastico. Alfonsina Manganiello, preside del liceo Pietro Paolo Parzanese, a pochi passi dal boschetto, condanna in un comunicato, la bruta violenza messa in atto dagli studenti indipendentemente dall’Istituto di appartenenza. “Il Parzanese – si legge nella nota – si riserva , nel caso in cui siano individuati studenti del liceo , di adottare seri provvedimenti”.