Lite per gli addobbi natalizi e botte alla compagna, assolto dalle accuse

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MONTEFORTE- Assolto dall’accusa di lesioni e maltrattamento (un solo episodio datato gennaio 2022) da parte della sua ed compagna. Si è chiuso con una sentenza che ha scagionato pienamente un cinquantenne di Monteforte Irpino, il processo davanti al giudice monocratico del Tribunale di Avellino Pierpaolo Calabrese nato dalla denuncia della ex compagna. Il fatto sarebbe avvenuto a seguito di una lite per futili motivi, la pulizia degli addobbi natalizi. A quanto pare solo la goccia, come emerso dell’istruttoria dibattimentale, al culmine di una serie di liti per futili motivi che dopo anni di tranquilla convivenza avevano animato e reso difficile il rapporto tra la coppia. Cosi’ secondo le accuse, la donna sarebbe stata violentemente strattonata dal compagno, che poi l’avrebbe anche scaraventata a terra e costretta a stare fuori sotto la pioggia. Lui, il presunto compagno violento in aula ha deciso di sottoporsi all’esame da imputato. Ha spiegato di essere da sempre contro ogni forma di violenza e che dopo anni di pacifica convivenza in un appartamento affittato a Monteforte Irpino con la sua compagna negli ultimi periodi litigavano, senza però mai aver usato la violenza, per cose futilissime. Come avvenuto per l’episodio per cui si era a processo. Fino a quel giorno del gennaio 2022, quando c’era stata la lite per il motivo legato agli addobbi natalizi. E che non aveva scaraventato a terra la donna, ma erano caduti insieme a causa di una bottiglia di vetro, che nella lite la ex compagna avrebbe fatto cadere. E che era rimasta fuori il tempo necessario affinché ripulisse tutto. La difesa del cinquantenne, affidata al penalista Rolando Iorio, ha puntato molto sull’inattendibilita’ della versione offerta dalla donna, anche sulla tempistica della denuncia, intervenuta venti giorni circa dopo i fatti e sul fatto che il compagno presunto violento avrebbe anche versato una somma in contanti per saldare le spese sostenute nella convivenza. Non solo, anche le foto di alcuni lividi che la donna avrebbe riferito all’aggressione subita, che la parte civile ha fatto acquisire in aula sono state messe in dubbio dalla difesa, che ne ha contestato la mancanza di riferimento temporale. La Procura aveva chiesto la condanna del cinquantenne. Il giudice lo ha mandato assolto, verosimilmente (dato che è stato argomento precipuo dell’arringa difensiva) non ha ritenuto attendibile la versione offerta rispetto alle dichiarazioni dell’imputato. Ora si attendono le motivazioni. E la vicenda potrebbe avere nuovi strascichi giudiziari, visto che l’uomo assolto sta valutando insieme al suo difensore la possibilità di una denuncia per calunnia nei confronti dell’ex compagna.