AVELLINO- Un’indagine della Procura della Repubblica di Avellino sulle liste di attesa e il caso intramoenia scoppiato al Moscati e finito di recente anche sugli schermi RAI.
Una vicenda su cui il Procuratore Domenico Airoma ha deciso di accendere i riflettori. Cosi qualche giorno fa a Contrada Amoretta sarebbero giunti per una serie di acquisizioni documentali e testimoniali gli agenti della Digos, agli ordini del vicequestore Vincenzo Sullo, per eseguire gli accertamenti delegati dal sostituto procuratore incaricato delle indagini, il pm Vincenzo Russo. Un’attività di indagine per cui al momento non risulterebbero iscrizioni e che dovrà fare chiarezza su quanto avvenuto nel 2022 per le liste di attesa al Moscati di Avellino.
Un caso che ha ottenuto la ribalta nazionale soprattutto dopo che ad Avellino sono giunte anche le telecamere RAI e proprio dal servizio la situazione legata alle liste di attesa non sembrerebbe (almeno per la stessa specialità a cui si riferiscono i dati di Cittadinanza Attiva) cambiate.
LA VICENDA
A luglio i dati di Cittadinanza Attiva sulle liste di attesa per 6 diverse tipologie di visite specialistiche ed esami diagnostici (visita cardiologica, ginecologica, pneumologica, oncologica, ecografia addominale, mammografia) avevano fatto emergere, tra le altre ASL e strutture ospedaliere nel resto del Paese e in particolare in Campania. Definito: “particolarmente allarmante il quadro della Campania, dove la stessa Regione segnala che il numero di prestazioni erogate nel canale pubblico è inferiore, per tutti gli esami e le visite monitorate, a quelle erogate in intramoenia, e questo vale presso tutte le Aziende ospedaliere”.
Così per quanto riguardava l’Irpinia era emerso come presso l’Ospedale Moscati di Avellino, sono state somministrate 7 visite cardiologiche pubbliche e 979 in regime di intramoenia. Qualche giorno dopo era stato il sindacato Nursind a denunciare, dopo i dati resi noti da Cittadinanza Attiva, che : “L’indagine di accesso civico presentata dall’associazione Cittadinanzattiva riguardante le prestazioni sanitarie erogate in regime pubblico e intramoenia ha fatto emergere, per la Campania, un quadro vergognoso.
È stato riscontrato infatti che nella nostra Regione le prestazioni pubbliche erogate sono significativamente meno di quelle destinate in intramoenia, raggiungendo picchi inaccettabili”. Cosi qualche giorno fa il caso di Avellino era finito su Raitre, in particolare nel talk di Nunzia De Girolamo “Avanti Popolo”, che aveva realizzato un servizio con un proprio inviato al Moscati, verificando che per una visita cardiologica specialistica in regime normale l’attesa era di sei mesi, mentre in intramoenia di qualche settimana. Nonostante le rassicurazioni del direttore generale del Moscati Renato Pizzuti, il servizio si chiudeva con una situazione rimasta invariata per le visite specialistiche.