L’irpino Petrillo tra i premiati de “L’Italia del Merito” 2022

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C’è un moderno pezzo di Irpinia nell’Italia del Merito del 2022. Si tratta di Gentil Petrillo, originario di Montemiletto ma da anni stabilmente ad Atripalda.

Il suo impegno quale “digital innovator” ha ottenuto il giusto riconoscimento dopo anni di studio e passione nella prestigiosa cornice della sala conferenze della Camera dei Deputati a Roma lo scorso venerdì, 25 marzo, in occasione della decima edizione del premio “L’Italia del merito”, iniziativa organizzata in sinergia tra diverse istituzioni e promossa dalla giornalista siciliana Katia La Rosa, presidente dell’Associazione IT Difesa e membro dello staff di presidenza del Senato.

“In questo particolare momento storico – hanno spiegato gli organizzatori – la kermesse rappresenta un riconoscimento al valore, per onorare l’impegno, la professionalità e il sacrificio delle Forze Armate, dei giornalisti, delle aziende, dell’imprenditoria, che hanno lavorato incessantemente durante tutta l’emergenza sanitaria e continuano a farlo anche in uno scenario di guerra, come quello che stiamo vivendo»”. In un contesto di alto profilo istituzionale, il mondo della cultura, dell’arte, dell’informazione e della scienza, si sono ritrovati insieme per lanciare un messaggio di Pace.

È proprio in relazione a questo progetto che si sostanzia il riconoscimento, tra gli altri, all’irpino Petrillo, “per il suo prestigioso contributo – si legge sulla targa ricevuta – nella trasformazione digitale e nell’aver favorito con impegno e professionalità lo sviluppo degli strumenti digitali tra aziende, cittadini, e pubblica amministrazione”.

Un’attrazione, quella dell’arte, che grazie all’innovazione digitale Petrillo vorrebbe portare anche nelle nostre aree interne, una cornice ideale di nuova partecipazione cui ha voluto dedicare il suo impegno: “Per me rimarrà un giorno indimenticabile – spiega entusiasta l’esperto di Digital Strategy, Marketing e Innovation -, entrare a Montecitorio accompagnato da mio fratello Gaetano è motivo di grande orgoglio e mi ripaga del lavoro svolto in questi anni nato da pura passione e curiosità per il mondo in continuo cambiamento del digitale”.