Per non dimenticare, l’Irpinia, quella dalla faccia buona e dal volto pulito, non vuol mettere da parte il ricordo e la memoria per un uomo che è morto in onore e a difesa della legalità. Pasquale Campanello, sovrintendente capo della polizia penitenziaria in servizio a Poggioreale, non volle piegarsi ai voleri della camorra.
Per questo, fu ammazzato proprio sotto casa sua, a Mercogliano, da quattro killer con quindici colpi di pistola l’8 febbraio del 1993. Domani, a 30 anni dal suo assassinio, a Torrette ci sarà l’apposizione di una targa commemorativa nei pressi del luogo dell’omicidio.
Sempre domani, nelle scuole, prima presso l’istituto agrario, scuola frequentata da Campanello, e a seguire un incontro con gli studenti di Mercogliano.
Trent’anni di memoria e di impegno quotidiano alla ricerca della verità per Pasquale Campanello, recita il manifesto realizzato dagli organizzatori delle iniziative per l’agente penitenziario, tra cui Libera, Avionica, Arci, Pro Loco di Mercogliano, Forum Giovani di Mercogliano.