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L’Irpinia Film Commission ammalia Cannes, da Gesualdo la sfida di Caracciolo e Flammia

What’s Irpinia? (Che cos’è l’Irpinia?)

A quest’interrogativo, ieri lunedì 16 maggio presso l’Hotel Majestic di Cannes – sede ufficiale del Padiglione Italia del Festival De Cannes 2016 – ha cercato di rispondere l’Irpinia Film Commission nel corso del prestigiosissimo Festival Internazionale del Cinema.

L’associazione no-profit, promossa dai giovani irpini Carmine Caracciolo e Roberto Flammia e che ricalca i modelli dei già apprezzati e riconosciuti organismi di promozione cinematografica sparsi sul territorio italiano, ha come scopo quello di attrarre nella nostra terra, culla di grandi registi come Ettore Scola e Sergio Leone, le produzioni cinematografiche e audiovisive italiane ed estere.

Cos’è l’Irpinia, quindi, e soprattutto come spiegarla a chi non ne ha mai sentito parlare?

“Abbiamo risposto in maniera esauriente a questo integrativo raccontando anche le nostre esperienze – ha spiegato ieri sera in una diretta social Carmine Caracciolo, presidente dell’associazione – Roberto ha commosso la platea riportando la sua avventura con KrineideA questo si sono aggiunti i sapori del food e del vino dell’Irpinia, grazie ai nostri splendidi sponsor che ci accompagnano ovunque e spero anche a Venezia”.

Platea ammaliata quindi da questo intreccio di parole, profumi e sapori, tanto da portare alla ribalta internazionale questo pezzetto sparuto di territorio quasi dimenticato.

“Prima riconducevano l’Irpinia solo al terremoto – continua Caracciolo – ora il terremoto è andato via: l’Irpinia di oggi vuole sognare e fare innamorare. La nostra speranza è che l’Italia, ma non solo, si possa interessare attivamente alla nostra terra”.

La verde Irpinia aspira ad entrare di diritto nel circuito internazionale dell’industria del cinema. E’ stato concluso già un accordo con due produzioni partenopee che, a luglio, gireranno i propri lavori nel comune di Bisaccia. I capitali saranno poi investiti stesso sul territorio, come immediata occasione di sviluppo. Il tutto nasce in seguito alla produzione di Krineide, regia di Roberto Flammia, che dimostra come la provincia avellinese sia in grado di partorire iniziative cinematografiche di valore anche con budget non stratosferici.

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