LIONI- Sei mesi con pena sospesa, questa la condanna inflitta dal giudice monocratico del Tribunale di Avellino ad un giovane di Lioni tratto in arresto perché ritenuto responsabile di “resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni personali e minacce”. Il giovane, assistito dall’avvocato Paola Rotonda del foro di Avellino, ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato (stamattina era comparso per la direttissima). La Procura aveva chiesto nei suoi confronti una condanna ad un anno e otto mesi e l’applicazione degli arresti domiciliari. Dopo la convalida e la condanna il ventitreenne è stato rimesso in libertà. Il giovane è stato anche denunciato per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” (per cui si procederà separatamente) . L’azione criminosa si è nella serata di sabato quando i Carabinieri si sono presentati presso l’abitazione dell’uomo, sospettato di spaccio di sostanze stupefacenti, per eseguire una perquisizione delegata dalla Procura della Repubblica di Avellino. Alla vista dei militari l’uomo li ha dapprima insultati e minacciati per poi opporsi con viva forza al loro ingresso respingendoli.Messo alle strette ha quindi cercato di guadagnarsi la fuga saltando dal balcone dell’abitazione per poi essere rapidamente bloccato dai militari e tratto in arresto.