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L’innovazione tra i banchi: l’Aurigemma, la scuola che l’Italia ci invidia

Anche la stampa nazionale, di settore e non, si è occupata dell’Istituto comprensivo “Aurigemma” di Monteforte Irpino. E “piovono” complimenti per quanto la scuola ha fatto quest’anno. Non si parla d’altro, in particolare, della nuova dirigente, Filomena Colella, che è tornata nella sua terra, l’Irpinia, dopo i due anni trascorsi ad Oggiono, in provincia di Lecco, sempre come dirigente scolastica. Si parla della “giovane” dirigente, giovane in tutti i sensi. La sua carriera apicale, infatti, è iniziata nel 2020, dopo aver vinto, nel maggio 2019, il concorso nazionale finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici. I due anni in Lombardia sono stati una grande gavetta.

Dirigente ad Oggiono

“Devo dire – spiega – che quello ad Oggiono non è stato un periodo facile. Mi sono insediata durante la pandemia. Inoltre, ho guidato una scuola complessa, con otto plessi in quattro comuni differenti. Mi spostavo in continuazione da una parte all’altra perché credo fermamente che il compito di un dirigente non sia quello di stare dietro una scrivania, ma di avere contezza della propria realtà scolastica. Il lavoro che faccio mi appassiona in modo particolare, cerco sempre di dare e fare qualcosa in più e sono particolarmente attenta all’aspetto delle relazioni umane. Un buon dirigente deve saper creare un clima collaborativo e fare in modo che tutti vivano in un ambiente sereno. Lo dico sempre ai miei collaboratori: la scuola è una seconda famiglia, gli alunni devono percepire soprattutto questo”.

I numeri dell’Aurigemma

La dirigente Colella, dunque, si è posta alla guida della sua scuola come un “buon padre di famiglia”, stando molto attenta ai rapporti umani, ma anche ponendosi in modo manageriale, visti i numeri del Comprensivo. Deve gestire, infatti, 850 alunni, un corpo docente costituito da 140 persone, spalmato su tre ordini di scuole (Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado), venti collaboratori scolastici e sei unità amministrative.

Colella si è fatta trovare più che preparata, grazie anche alla sua formazione: è laureata, infatti, in Economia e Commercio, laurea conseguita con il voto di 110 e lode all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. “La scuola – sottolinea – oggi è molto simile ad un’azienda e, dunque, va gestita secondo i criteri di economicità, efficienza ed efficacia, le famose tre E. Ma quello che amo ripetere sempre è che, allo stesso tempo, occorre prestare la massima attenzione all’aspetto umano. Come dicevo prima, la scuola ha bisogno di tranquillità e serenità. Un bravo dirigente, inoltre, deve saper gestire i numerosi conflitti che nascono all’interno di un istituto”.

L’innovazione tra i banchi

Per molti addetti ai lavori, e non solo, Filomena Colella ha portato una “ventata” di freschezza ed innovazione a Monteforte Irpino. “Credo che la novità principale sia stata quella di far sentire tutti parte di un’unica comunità scolastica. Ho spinto molto sul senso di appartenenza, ho motivato le persone, i miei docenti, ho valorizzato le eccellenze inespresse. E’ stato un buon lavoro, perché tutti insieme siamo andati spediti verso un unico obiettivo, come una grande squadra, un’unica famiglia. Senza mai perdere di vista la cosa più importante, ovvero il successo formativo di tutti gli alunni. Oggi è fondamentale far acquisire agli allievi oltre alle competenze cognitive anche e soprattutto quelle non cognitive. Queste competenze, dunque, deve possederle soprattutto il dirigente scolastico che deve avere la capacità di creare rapporti empatici”.

L’importanza della comunicazione

Filomena Colella ha “rivoluzionato” anche il modo di comunicare dell’istituto, anzi, lo ha quasi creato ex novo, al punto tale che oggi l’Aurigemma ha un seguito molto vasto sui social. “Tutto quello che si fa di buono, va necessariamente portato anche all’esterno. Se rimane chiuso tra le quattro mura, il lavoro si disperde e, soprattutto, chi lo mette in pratica si demotiva. Ed un docente poco motivato non incide in maniera positiva sulla formazione di un ragazzo. Per questo motivo, appena mi sono insediata, abbiamo creato una pagina facebook dell’istituto ed abbiamo potenziato il sito ufficiale, implementandolo con due nuove sezioni: cosa facciamo e dicono di noi. Ne è nato un grande entusiasmo sia al nostro interno che all’esterno. Ci arrivano complimenti da ogni città d’Italia”.

Un anno in prima linea

Un anno in prima linea per l’Aurigemma, senza ombra di dubbio. Dibattiti, convegni, premi. E tanti, tantissimi temi toccati, uno più importante dell’altro. Una scuola innanzitutto inclusiva ai massimi livelli, anche in questo “influenzata” da Colella la quale, prima di diventare dirigente, è stata anche docente di sostegno. “Una scuola per definirsi all’avanguardia deve essere attenta al bisogno di tutti, ricordando che tutti gli alunni sono speciali e, dunque, che tutti vanno trattati, coccolati e attenzionati allo stesso modo, senza differenze e senza etichette”.

Occhio alla legalità

Uno dei temi posti all’attenzione è stato quello della legalità, con il grande successo del convegno che ha ospitato Don Luigi Merola, da tutti conosciuto come il “prete anticamorra”. “Dentro di me ho un senso molto forte di legalità. Per me – sottolinea la dirigente – legalità non è soltanto lo sterile rispetto delle leggi, quindi non deve essere vissuta come un’imposizione, ma è un qualcosa che occorre sentire dentro, perché soltanto rispettando le leggi gli uomini potranno essere liberi veramente. Credo che sia una questione genetica per me: mio nonno, il papà della mia mamma, era un poliziotto. Per questo motivo, il principio della legalità deve essere inculcato nelle giovani generazioni sin da piccoli, sin da subito”.

La strage di Capaci

Dopo Don Luigi Merola, il prossimo mese di novembre l’Aurigemma ospiterà Giuseppe Costanza, l’unico sopravvissuto alla strage di Capaci. Iniziativa fortemente voluta dalla dirigente Colella. Anche la sostenibilità ambientale è un tema molto sentito dalla scuola e dalla dirigente. Non a caso, la scuola dell’Infanzia ha ricevuto un prestigioso premio a Napoli, messo in palio dalla Regione Campania, proprio sul tema. Tra gli obiettivi della dirigente, quello di replicare anche a Monteforte Irpino un progetto che ad Oggiono ha avuto particolare successo: la mobilità sostenibile, ovvero i ragazzi che si recano a scuola a piedi, evitando di peggiorare ulteriormente la qualità dell’aria così già tanto compromessa.

Il metodo Montessori

Infine, il sogno nel cassetto: “importare” il metodo Montessori. “Ho letto tantissimi libri su questa grande donna e grande pedagogista che ha dedicato tutta la sua vita ai bambini. Il suo metodo di insegnamento riscuote grande successo in tutto il mondo, in Italia stenta ancora a decollare. E’ molto attuale, perché oggi si parla molto di competenze, dell’importanza dell’apprendimento significativo rispetto all’apprendimento meccanico, come si faceva una volta, dell’importanza della didattica laboratoriale, dell’importanza della cooperazione, del peer to peer. Maria Montessori è stata un’antesignana di tutto quello di cui oggi si fa un gran parlare”.

Il sogno nel cassetto di Colella

“Da parte mia, c’è l’intento di aprire almeno una sezione ad indirizzo montessoriano presso le due scuole dell’Infanzia che fanno parte dell’Istituto comprensivo “Aurigemma”. Profonderò il massimo impegno per raggiungere questo obiettivo, mi auguro che anche a livello ministeriale si possano avere indicazioni diverse: se una scuola decide di seguire il metodo montessoriano, è giusto che le vengano assegnate anche le risorse adeguate. Si tratta di un percorso molto innovativo ed attuale che risolleverebbe anche le sorti del segmento 0-6, un segmento sul quale oggi si sta spingendo molto a livello governativo. Frequentare le scuole dell’Infanzia è molto importante perché da ricerche fatte emerge che i bambini che le frequentano si avviano a diventare adulti di successo e poco inclini alla dispersione scolastica”.

C’è da scommettere, dunque, che anche il prossimo anno scolastico, per l’Aurigemma”, sarà un successo.

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