Un inizio di stagione altalenante, che non può appartenere a una squadra che nel corso dell’annata vuole puntare a traguardi più ambiziosi, a risalire la china e a ritornare in quella Serie B dove l’Avellino ha militato per diverse stagioni consecutive.
Il verdetto che esce da quello che è quasi il primo quarto di stagione del campionato di Lega Pro è questo. All’interno del girone C, la squadra avellinese si ritrova invischiata a metà classifica, senza aver saputo dare quel colpo di coda che le permettesse di prendere fin da subito il treno delle grandi. Dopo essere arrivati a un numero di partite già cospicuo e che permette di realizzare le prime analisi, su chi era la favorita del girone non potevano esserci sorprese e le attese di inizio stagione sono state confermate: è il Bari che sta facendo la voce grossa all’interno del campionato, con ben venti punti conquistati nelle prime otto giornate, un ruolino di marcia di chi vuole essere sicuro di conquistarsi il posto che porta alla promozione diretta in Serie B.
Una situazione differente da quella che si vede nella massima lega del calcio professionistico italiano, la Serie A, dove quest’anno non ci sarà un’unica favorita come lo fu l’Inter lo scorso anno: le scommesse sportive online segnalano come si arriverà a fine anno con diverse squadre che potenzialmente potranno essere in lotta per sollevare il titolo, da quel Milan di Pioli che tanto sta continuando a stupire, al Napoli di Spalletti partito in maniera perfetta, dall’Inter di Inzaghi che sta pian piano trovando una propria dimensione di gioco a quella Juventus partita a rilento come lo scorso anno, senza dimenticare poi l’Atalanta di Gasperini, sempre pronta a sorprendere, la Roma di Mourinho e la Lazio di Sarri.
Invece, nel girone C di Lega Pro, dove gioca l’Avellino, tutte le squadre si ritrovano già a debita distanza dal Bari capolista. All’interno di questo nutrito manipolo che vuole però arrivare a ridosso dei biancorossi, non può non essere inclusa la squadra avellinese di Di Gaudio e Maniero, anche in virtù dei giocatori in rosa a disposizione del tecnico Braglia.
L’andamento è stato però incostante per ora, mentre squadre come il Catanzaro e il Palermo (nonostante la partenza di Lorenzo Lucca che ora gioca in modo stupendo in Serie B, tra le fila del Pisa capolista) stanno dimostrando di avere un’altra testa, un’altra mentalità e maturità nel riuscire a portare a proprio favore anche quelle partite che sulla carta non si stavano mettendo bene. Insomma, per Braglia e i suoi giocatori c’è tanto lavoro da fare, ma soprattutto tanta concorrenza da superare per poter tornare verso la cima della classifica, e guardare al resto della stagione con un’altra serenità: insieme all’Avellino però, c’è un nutrito gruppo di squadre, che comprende Taranto, Monopoli e Foggia, che non starà a guardare e che ha le stesse ambizioni. La volontà di rientrare a fine stagione nelle prime posizioni della lotta playoff e, chissà, di dare fastidio a quel Bari irraggiungibile, accomuna tante squadre, tra cui, per l’appunto, quella dei biancoverdi.