Dante irrompe nell’Inferno in preda alla rabbia. I muscoli tesi, la croce rossa cucita sul petto e per le mani la falce rubata alla morte. Ha superato la soglia dell’aldilà per riprendersi la moglie toltagli con l’inganno. Beatrice, stanca di aspettarlo mentre lui era via a combattere in Terra Santa, si è fatta sedurre da Lucifero che l’ha poi assassinata per rapire la sua anima. Ma non aveva fatto i conti con il sommo poeta. Ed è così che inizia questa storia digitale di passione, violenza e vendetta. Dante’s Inferno, prodotto da un colosso del calibro della Electronic Arts, è infatti un videogame. Un videogame ambizioso, per non dire azzardato, che vedrà la luce fra un anno. Perché quella fra giochi elettronici e letteratura è una frequentazione sporadica ma di lunga data, basti pensare a Alice ispirato all’opera di Lewis Carroll, eppure raramente si era arrivati a scomodare una figura del calibro di Dante. Per ora è stato mostrato solo il Limbo, nel quale Dante arriva fra combattimenti e crolli degni di un colossal. Chi sta lavorando al gioco del resto è il medesimo gruppo di persone che ha dato vita a Dead Space, videogame horror fantascientifico uscito a Natale che molto deve a pellicole come Alien e Event Horizon.
Redazione Irpinia
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