Domenica la nota trasmissione Linea Verde della RAI dedica una puntata all’Irpinia: dalla birra di Monteverde, ai maiali di Torella dei Lombardi, passando per il parco eolico di Bisaccia, Montoro e Aquilonia.
Telecamere della RAI puntate sulla Verde Irpinia, sulle prospettive di sviluppo derivanti dall’agricoltura e dalla trasformazione dei prodotti della terra, dall’allevamento e dalla valorizzazione del territorio.
Patrizio Roversi e Daniela Ferolla, conduttori della nota trasmissione della Rai “Linea Verde” riscoprono la vocazione principale della Provincia di Avellino, con un tour che toccherà numerosi comuni irpini, riscontrando realtà imprenditoriali di successo, determinate dalla caparbietà di giovani imprenditori legati al territorio e disposti a scommettere sul proprio futuro.
Mentre gli attori politici ed istituzionali si interrogano ancora sulle direttrici di sviluppo che guardano all’industria manifatturiera, che va certamente difesa e salvaguardata ma che non può rappresentare l’unico indirizzo dal quel chiedere un rilancio dell’economia della provincia di Avellino, i riflettori della Rai, provano a scoprire le più interessanti e redditizie esperienze imprenditoriali, che hanno avuto il merito di valorizzare una terra che lo stesso staff di Linea Verde ha definito “sfaccettata ma con una sua precisa autonomia”.
Nella puntata di domenica 19 aprile, in onda alle ore 12.20, “Irpinia: L’agricoltura dal volto Giovane” si parte da Oriente, e precisamente da Bisaccia, alla scoperta del parco eolico, che fa di Bisaccia il primo comune d’Italia per maggior produzione elettrica da fonte eolica.
L’energia elettrica prodotta a Bisaccia dagli impianti soddisfano il fabbisogno di 79 mila famiglie, e consente di risparmiare 200 mila tonnellate di produzione di anidride carbonica, pari a 3 mila barili di petrolio non consumati.
A dispetto di chi vorrebbe fare dell’Irpinia una gruviera alla ricerca di improbabili vene petrolifere.
Da Bisaccia a Monteverde, seconda tappa di Linea Verde, il passo è breve. Qui Vito Pagnotta presenta la sua intuizione frutto della competenza e dell’esperienza. La birra irpina artigianale proveniente da micro coltivazioni di cereali.
Il viaggio irpino di Linea Verde prosegue sulle orme dei maiali della razza Large White, la più apprezzata del mondo, soprattutto dagli Inglesi, per la produzione di ottimo bacon, che potrebbe sposarsi alla perfezione con la birra artigianale irpina, ma utilizzata per i prosciutti italiani più rinomati, come il San Daniele ed il prosciutto di Parma.
In Irpinia questa razza viene sapientemente allevata da due fratelli, protagonisti della puntata di Linea verde dedicata all’Irpinia, nel territorio di Torella dei Lombardi.
Caratteristica principale, il metodo di allevamento in quanto i suini vivono allo stato semi brado e le scrofe hanno una spiccata prolificità garantendo almeno una decina di figli per ogni gestazione che normalmente avviene due volte l’anno.
Non poteva mancare la cipolla ramata di Montoro, ormai elemento imprescindibile dei menù proposti dai più grandi chef. Roversi e Ferolla si faranno raccontare le tecniche di coltivazione e le caratteristiche organolettiche del tipico prodotto irpino che ha soppiantato negli anni altre più note produzioni del genere, grazie alla sua delicatezza del gusto e del profumo.
Ma l’Irpinia si presenterà anche con il suo volto storico, con lo scenario di Aquilonia, comune oggi interessato da un costante ed inesorabile processo di spopolamento che lo ha visto passare dai 4 mila abitanti nel dopoguerra a poco più di mille di oggi.
Il centro storico abbandonato sarà visitato dalla troupe di Linea Verde che offrirà uno spunto per accelerare il processo di recupero del borgo antico, abbandonato dopo il disastroso terremoto del Vulture del 1930. Aquilonia rivivrà così per un giorno, nella speranza che l’interesse nazionale posa risvegliare anche quello delle istituzioni locali, i vecchi fasti del passato glorioso.
Il suo territorio, infatti, fu spettatore di una delle più cruente battaglie tra Romani e Sanniti, che videro imporsi i primi nel lontano 293 a. C. e sancì la definitiva sconfitta dei Sanniti. Le gesta furono narrate anche dallo storico latino Tito Livio e finirono nell’opera Storia di Roma (Ab Urbe Condita).
Chiude il tour di Linea Verde la testimonianza sul pastificio irpino che ha deciso di puntare esclusivamente sul grano italiano per la produzione ed il confezionamento di pasta di eccellenza.