L’INDAGINE/ Ieri assolto, oggi ai domiciliari: un vero “sistema” dietro la compravendita dei falsi diplomi

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Renato Spiniello – Ieri assolto, oggi agli arresti domiciliari. Diplomi falsi, doccia gelida per un 39enne esaminatore in un istituto di formazione privata di Avellino, uno degli obiettivi principali dell’inchiesta coordinata dalla locale Procura della Repubblica.

All’uomo è stata applicata la misura cautelare dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Avellino. Stesso provvedimento per altre due persone, tra queste Antonio Perillo che, come scoperto da un servizio di Luca Abete per Striscia la Notizia, in cambio di denaro procurava senza frequenza attestati per aumentare il punteggio per i bandi di concorso nel personale Ata. L’uomo, appena ieri, in un filone d’inchiesta parallelo, era stato condannato in primo grado a 4 anni e mezzo.

Oltre alla misura degli arresti domiciliari, i militari hanno applicato la sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio di esaminatore per il rilascio di certificati Eipass, con divieto di svolgere tale attività per 12 mesi, e l’obbligo di presentazione alla P.G ad altre tre persone, tra cui un funzionario del Provveditorato agli Studi di Avellino.

Il blitz è scattato alle prime luci dell’alba. I reati in concorso, continuati e aggravati contestati a vario titolo agli indagati sono di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e falsità materiale e ideologica commessa da pubblico ufficiale.

Al servizio trasmesso a ottobre 2017 dalla rete ammiraglia di Mediaset, aveva fatto seguito la denuncia-querela del segretario generale della Cisl Scuola di Avellino Salvatore Bonavita. Dopo la messa in onda della trasmissione sono partite anche le intercettazioni ambientali e telefoniche da parte del Nucleo Investigativo dei Carabinieri, che noi di Irpinianews avevamo ricostruito in esclusiva. “Aspettiamo che si calmino le acque” consigliava un amico a Perillo stesso, allarmato dal fatto che molti dei beneficiari della compravendita dei titoli, impauriti dal polverone mediatico scatenato, volevano togliergli dalla loro documentazione e di conseguenza non pagare più.

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Le cifre per comprare gli attestati ai corsi Eipass o equiparati e diplomi di qualifica presso strutture scolastiche private paritarie campane, arrivano a raggiunge anche i 2.300 euro. Soldi, almeno in parte, destinati ai pubblici ufficiali preposti al rilascio degli stessi. Più di 50 i casi valutati, mentre gli istituti dai quali provenivano sono da collocare in tutta la Campania (Avellino e il casertano in particolare).

Il pericolo, secondo gli inquirenti, è che tale sistema, che vede in Perillo il procacciatore di “clienti” per i rappresentanti di questi istituti accreditati presso il Miur, possa continuare alla stessa maniera sistematica e organizzata. Tra l’altro, sempre stando ad alcune intercettazioni, il 67enne sarebbe in possesso di altri titoli a pagamento ancora da consegnare agli intestatari per riscuoterne il saldo pattuito.

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