“Apprezziamo l’intervento sulla stampa dell’assessore alla mobilità Puopolo, il quale prende in seria considerazione la nostra proposta di realizzare la Bretella “Manna- svincolo Ariano Irpino” quale unica soluzione definitiva al traffico di Cardito.
Nello stesso articolo si ammette che tale bretella non si realizza perché l’Ente Provincia e il Comune di Ariano Irpino non provano a superare alcune questioni tecniche e amministrative.
Stiamo parlando di un progetto approvato nel 2005 e finanziato nel 2007 per 35 Milioni di euro dalla Regione ma rimasto nel cassetto della Provincia per ben 9 anni.
Le dichiarazioni dell’assessore Puopolo sono importanti in quanto individuano le responsabilità di chi doveva agire e non lo ha fatto. Questo si chiama immobilismo politico che a sua volta crea immobilismo sociale ed economico Ricordiamo che a capo dell’Ente Provincia c’è il Sindaco di Ariano Gambacorta Domenico che conosce bene i disagi vissuti dagli automobilisti, pedoni e residenti di Rione Cardito e Rione San Pietro, i quali vivono letteralmente in ostaggio del traffico.
Si può comprendere meglio il cambiamento di rotta dell’Amministrazione solo se si conosce il paziente lavoro svolto, dietro le quinte, dall’associazione Ariano in movimento che ha interessato della questione il Ministro dei trasporti al fine di definire soluzioni frutto dell’analisi dei dati di fatto e non di semplici opinioni personali che non portano da nessuna parte.
Siamo riusciti a superare questo immobilismo e la totale chiusura dell’Amministrazione rispetto alle proposte di Ariano in movimento, grazie all’interessamento del Ministero dei Trasporti che ha inviato le nostre osservazioni sistematiche al dott. Emilio Bizzarri Provveditore OO.PP. per la Campania – ufficio sicurezza- stradale il quale ha svolto, il 29 Giugno, un sopralluogo del quale ci informa tramite mail : “Sono stato sul posto ma devo acquisire alcune informazioni sui dati dei flussi di traffico, relativi anche ai flussi collegati all’utenza scolastica, e sulla sosta dei veicoli nel tratto interessato dalla Casa Circondariale alla rotatoria, che collega anche le stradine di accesso alle scuole. […] alcuni commercianti mi hanno confermato (la nostra informativa) che gli orari critici con attese di circa 1 ora sono: a salire (direzione Lacedonia) dalle 7.30 alle 8.15 e dalle 17.30 alle 19.30 a scendere dalle ore 12.30 alle 14.00”.
L’Amministrazione conosce bene gli esiti di questo sopralluogo e sa che lo abbiamo promosso noi perché il Provveditore dott. Bizzarri ha predisposto ed inviato, dopo il suo sopralluogo, le lettere interlocutorie al Comune ed all’ANAS per acquisire i dati necessari ad elaborare la relazione da inviare al Ministero, agli Enti interessati e a Giovanni Maraia in quanto promotore del procedimento, finalizzato, nelle sue intenzioni, ad aiutare da una parte l’Amministrazione ad uscire dal pantano decisionale in cui si trova e dall’altro per aiutare i cittadini a conquistare una qualità di vita migliore e non da “Quarto mondo”.
In questo modo abbiamo superato l’ostacolo più difficile, rappresentato proprio dal Comune che finalmente, seppur per il tramite di altre Istituzioni, dovrà ascoltare la nostra voce, le nostre proposte e accettare di procedere in modo razionale smettendola di improvvisare soluzioni che sfiorano il ridicolo.
Il ritardo accumulato è ingiustificabile e si perpetua da anni a danno di tutti, dagli automobilisti alle attività commerciali ma soprattutto a danno della salute pubblica e della sicurezza stradale: basti pensare alla difficoltà per le Autoambulanze ad attraversare Cardito, unica strada di accesso alla Città e all’Ospedale.
Non bisogna dimenticare che la sperimentazione della rotonda di plastica e dei birilli posti a Cardito, promossa dal Consigliere Santosuosso e sostenuta dal Sindaco è durata due ore proprio perché doveva passare un’Autoambulanza. Nel caso in cui l’Amministrazione si incaponisce con le già fallimentari sperimentazioni, vedi Cardito o le insegne semaforiche di Rione Martiri, attivate e dopo poco disattivate con un evidente spreco di denaro pubblico, Ariano in Movimento sosterrà presso le Istituzioni Nazionali e Regionali la necessità di togliere la competenza della strada al Comune di Ariano per farla ritornare, com’era in origine, all’ANAS.
Anche in merito alle soluzioni tampone, realizzabili in tempi rapidi e volte a far defluire meglio il traffico, Ariano in movimento ha elaborato il seguente elenco di possibili soluzioni frutto del confronto e della condivisione con i cittadini:
a) gestione diretta da parte dell’ANAS del tratto di strada della SS90 , oggi gestita dal Comune di Ariano;
b) apporre sulla carreggiata una linea continua per bloccare la svolta a sinistra, abbandonando i medievali, pericolosi e inutili birilli e controllando i trasgressori con un sistema di video sorveglianza degno del nuovo mondo tecnologico
(soluzione provvisoria);
c) realizzazione di una terza corsia , eliminando il secondo marciapiede (questa sarebbe la soluzione idonea a risolvere i problemi dell’intasamento);
d) vietare la sosta degli autoveicoli parcheggiati sugli spazi per il passaggio dei pedoni, innanzi al supermercato Deco’, controllando il tutto sempre con la video sorveglianza;
e) classificazione del tratto di strada interessato dai continui e pericolosi rallentamenti nel rispetto del Codice della strada, del DM 5/11/2001 e della Direttiva del Ministero dei lavori pubblici (G.U n. 301 del 28/12/2000).
Molti cittadini sono sfiduciati e rassegnati al fatto che nulla cambierà mentre noi confidiamo nel lavoro del Provveditorato il quale spingerà, è proprio il caso di dirlo, l’Amministrazione a cambiare strada, abbandonando i birilli e i semafori improvvisati”.
Così, in una nota, il prof. Generoso Maraia presidente dell’Associazione “Ariano in Movimento”.