Cgil, Cgil-flc, Cisl, Cisl scuola, Uil e Uil scuola hanno chiesto un incontro presso la Prefettura, con la partecipazione del Presidente della Provincia, del Sindaco di Avellino e del Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, per fare il punto sulla situazione dell’edilizia scolastica del Comune di Avellino, reso particolarmente necessario a seguito della nota vicenda del Liceo Scientifico “P.S. Mancini”.
“Siamo consapevoli della complessità della situazione si legge nella nota – tuttavia deve essere prodotto il massimo sforzo da parte di tutti i soggetti istituzionali per la ricerca delle migliori soluzioni nel breve e nel lungo termine, stante la difficile condizione in cui versano gli alunni, le loro famiglie e tutti gli operatori scolastici coinvolti.
Nel contempo ci sentiamo fin d’ora di sottoporre a S.E. la seguente ipotesi di lavoro:
· Pervenire ad una scrupolosa determinazione da parte di ogni Istituzione Scolastica degli spazi realmente indispensabili sia per l’attività didattica e di laboratorio che per quella amministrativa.
· Procedere ad una rigorosa ricognizione degli ambienti scolastici disponibili in città per meglio utilizzarli in questa ennesima situazione emergenziale.
· Valutare la possibilità di requisire le strutture pubbliche attualmente non utilizzate per reperire nuovi locali da adibire ad aule scolastiche.
· Reperire risorse straordinarie per rendere immediatamente fruibili nuovi spazi anche in edifici scolastici oggi completamente chiusi, ma che potrebbero essere parzialmente utilizzati con rapidi ed essenziali interventi.
· Nella fattispecie del Liceo “P.S. Mancini”, nelle more della ricognizione ed adattamenti dell’edilizia scolastica a farsi, valutare l’opportunità delle strutture modulari allo scopo di garantire agli studenti un tempo scolastico antimeridiano adeguato alla complessità dell’offerta formativa del Liceo stesso.”