Liceo “Mancini” senza pace, è caccia alla sede per il prossimo anno

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La sede chiusa del Mancini

Non c’è pace per gli oltre 1200 studenti del Liceo Mancini di Avellino. E, soprattutto, non c’è ancora una sede. Il rinvio della presentazione della perizia al 4 settembre e dell’incidente probatorio al successivo 12 settembre, hanno definitivamente spento le speranza di un rientro nella sede storica di via De Conciliis per l’inizio del prossimo anno scolastico.

Accantonato il sogno, a lungo cullato da dirigente, professori e studenti, la palla torna ora alla Provincia, chiamata a trovare una soluzione in tempi rapidi, ed in ogni caso prima dello stop di agosto.

Non è escluso che il nuovo anno possa riprendere come il vecchio e, quindi, con gli studenti dello Scientifico distribuito tra i sei plessi già collaudati, e quindi le ex elementari di San Tommaso, le ex materne di Rione Parco, la sede di via Zigarelli, il Provveditorato, l’ “Amatucci” e il “Dorso”.

Non è da escludere anche una distribuzione concentrata su tre plessi, come del resto già anticipato all’indomani della fine dell’anno scolastico dalla stessa dirigente Agnes.

Oppure, ed è questo il fronte sul quale è molto attivo anche il Comitato dei genitori, gli studenti del “Mancini” potrebbero trovare posto in un’unica sede che, in questo caso, potrebbe essere ancora l’Itis Dorso o il Geometra. La sede unica è anche l’impegno assunto dall’amministrazione provinciale quando si trattò di far ingoiare a decine e decine di famiglie l’amara pillola dei turni pomeridiani prima e dello “spezzatino” tra sei plessi poi.

Sullo sfondo, sostengono i più ottimisti, resta aperto sempre lo spiraglio di un possibile rientro nella sede di via De Concilii. In questo caso la partita si giocherà in Tribunale e, come detto, bisognerà attendere settembre inoltrato per i primi verdetti.