Liceo “Mancini”, il comitato dei genitori scrive al Prefetto: c’è un accanimento verso l’istituto

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Non si è fatta attendere la risposta del Comitato dei Genitori degli alunni del Liceo “Mancini” di Avellino, dopo l’esito del summit tra Comune e Provincia. Dall’incontro, infatti, è emersa la possibilità che, le 9 aula a disposizione del Liceo, debbano essere abbandonato per motivi di sicurezza. Una posizione, questa, che non trova d’accordo il Comitato dei genitori, al punto da chiamare in causa il Prefetto di Avellino, Maria Tirone.

Nella lettera, il Comitato ricorda la precedente comunicazione inviata all’attenzione della Prefettura “nella quale veniva evidenziata e circostanziata, attraverso anche una relazione tecnica sottoscritta da due tecnici ingegneri, la possibilità, con interventi di adeguamento poco invasivi sulle attuali vie di esodo dell’edificio, di rendere compatibile, ai fini dell’affollamento massimo consentito, la coesistenza delle due scuole all’interno di tale edificio scolastico – si legge nella lettera inviata al Prefetto. Nel prendere atto dell’esito dell’incontro di ieri (tra Comune e Provincia, ndr), manifesta alla Sua attenzione tutto il proprio disappunto e perplessità su questa motivazione, che non trova riscontro in alcuna delle normative vigenti in tema di sicurezza antincendio nell’ambito dell’edilizia scolastica”.

Il Comitato dei genitori sottolinea anche di aver già avanzato formale richiesta di chiarimenti tecnici al Comandante dei Vigili del Fuoco di Avellino. “Qualora ci venga confermata tale motivazione, ci riserviamo sin d’ora di sottoporre al parere della Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica dei VV.F”.

“Fa davvero specie – prosegue la lettera – che in un momento di estrema emergenza e di disagio in cui versano gli studenti del Liceo Scientifico “P.S: Mancini”, costretti oramai da alcuni mesi a condizioni logistiche assolutamente non più sopportabili, con attività didattiche fortemente ridotte, per qualità e quantità, rispetto al piano formativo complessivo previsto da tale scuola, e quindi in un contesto che limita fortemente il loro profitto scolastico nonché i propri spazi di vita sociale e per le proprie attività ricreative e sportive, anziché raccogliere la solidarietà e la disponibilità di tutti gli attori coinvolti nel gestire tale vicenda e, soprattutto, la sensibilità dei dirigenti delle altre scuole per fornire accoglimento e sostegno al Liceo P.S. Mancini, siamo costretti a dover prendere atto di uno scenario completamente ribaltato ed di un vero e proprio accanimento nell’aumentare i disagi indotti e le penalizzazioni a tale istituto”.

“Ma perché, dopo oltre trent’anni di convivenza senza problemi tra le due scuole sul plesso di Viale Italia, senza mai palesare alcune criticità dal punto di vista antincendio, dopo aver anche dimostrato che con interventi di adeguamento, tra l’altro già pianificati dal Comune, sarebbe normativamente consentito garantire l’attuale affollamento, ed anche oltre, della sede con l’utilizzo di tutte le aule disponibili, proprio adesso ed in maniera del tutto intempestiva viene fuori la criticità della convivenza delle due scuole?”.

“Ma non sarebbe stato molto più ragionevole aspettare il termine dell’anno scolastico corrente e consentire al Liceo di poter contare su queste aule, in un così breve lasso di tempo, per perseguire la chimera delle lezioni antimeridiane che oramai sta diventando sempre più irraggiungibile, e a fine anno valutare con tutta calma come iniziare il prossimo anche sull’edificio della F. Solimena? Che fretta c’è di affrontarla ora, e tra l’altro con argomentazioni tecniche del tutto strumentali, per perseguire il risultato di sottrarre ulteriori aule agli sventurati del Mancini?”.

A questo punto, al comitato dei genitori, non resta che affidarsi al Prefetto di Avellino a cui rivolge un appello “affinché su questo tema si possa perseguire una soluzione diversa, che non penalizzi ancora una volta sempre solo il Liceo P.S. Mancini, sempre più lasciato solo al proprio nefasto destino”.