Lenzuola bianche esposte ai balconi per dire no all’arrivo di nuovi immigrati. Singolare protesta ad Avellino lungo Corso Umberto, nella parte storica della città. Questa la reazione di abitanti e commercianti della zona alla notizia del possibile arrivo di 100 richiedenti asilo nella struttura dell’ex convento delle suore Stimmatine.
“Non siamo razzisti, il colore bianco è stato scelto come simbolo di resa”: così il titolare della rivendita di Tabacchi, situata a posta distanza dall’ex convento, e nei pressi del cantiere rimasto fermo per anni a piazza Castello che contribuisce al degrado della zona.
“Non stiamo parlando di venti o trenta persone, perché altrimenti non ci sarebbe modo di allarmarsi, ma di oltre cento profughi da inserire in un’unica struttura. Insomma saranno più loro che noi residenti nella zona”: accusano i residenti.
Quel che certo è che se nella provincia l’accoglienza dei richiedenti asilo sta diventando sempre più regolare nonostante le proteste iniziali, nel capoluogo tale fenomeno continua a rimanere un tabù.