Lenzi (SeL): “Per la scuola pubblica, alle primarie con Vendola”

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“Uno degli ultimi provvedimenti del governo Monti riguarda (contrariamente a quanto promesso dallo stesso premier) ancora una volta la scuola: l’orario d’insegnamento dei docenti della scuola secondaria passa da 18 a 24 ore. Le conseguenze sono facilmente immaginabili: sovrannumerarietà di almeno un terzo degli insegnati di ruolo, impossibilità dei supplenti di ottenere incarichi, ulteriori complicazioni organizzative negli istituti”. A riferirlo è Anna Lenzi, docente e componente di SeL.
“Tutto questo – continua – per altro, non prevede nessun aumento salariale ma, anzi, il blocco totale dei contratti e della cosiddetta vacanza contrattuale. Prendendo questa decisione, il governo è andato ben oltre la nota “legge Brunetta” che aveva lasciato invariata la contrattazione almeno per alcuni aspetti tra cui, per l’appunto, l’orario di lezione dei docenti. Eppure, nonostante gli evidenti danni procurati in questo modo alla scuola pubblica, non ho ancora constatato,a tutt’oggi, una chiara posizione in merito da parte del centrosinistra. Le imminenti primarie, che dovranno decidere chi sarà il leader che guiderà l’alternativa ai partiti del centrodestra, si giocano soprattutto sulla “rottamazione” e sulla battaglia generazionale all’interno della politica. In questo contesto,spessissimo, sia Bersani che Renzi hanno fatto riferimento all’importanza dei giovani per costruire il futuro del nostro paese. Come si può pensare di dare spazio alle nuove generazioni senza un’adeguata formazione? Come potrebbe il nuovo insegnante a 24 h provvedere agli alunni più “deboli”, ai ragazzi stranieri, a quelli socialmente più disagiati? Mi si potrebbe rispondere che da tempo le Materne e le Elementari lavorano su moduli a 24 h,ma chi afferma questo non ha la minima conoscenza del mondo scolastico:dobbiamo pensare questo dei nostri attuali ministri? Ad Ercolano Nichi Vendola, presentando ufficialmente la sua candidatura alle primarie della Sinistra, ha dedicato buona parte del suo intervento al ruolo della scuola pubblica, all’importanza della cultura per le future generazioni, al problema dei disabili (vale la pena a tal proposito ricordare che ai docenti di sostegno sono state immediatamente assegnate cattedre a 24 h senza possibilità d’appello). E sono certa che farà lo stesso il 26 ottobre quando sarà ad Avellino. Per tutte queste ragioni (e non solo) io voterò alla primarie per Nichi Vendola. Se i legittimi sogni dei giovani, se la salvaguardia della libertà e dei diritti individuali e collettivi, se il futuro e la giustizia sociale del nostro Paese sono, come spesso si afferma, il frutto di percorsi didattico-educativi ben strutturati all’interno della scuola pubblica, è necessario votare chi ha a cuore questi valori:la difesa concreta del diritto allo studio dei giovani è davvero, senza retorica, l’unica speranza per costruire il futuro”, conclude la nota.

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