Nelle agende dei Paesi di tutto il mondo si fanno sempre più insistenti i richiami a una crescita nell’ambito high-tech. La maggior parte delle economie mondiali stanziano fondi e spendono in favore di coloro che si impegnano a raggiungere i massimi risultati proprio nel campo della tecnologia, soprattutto se ecologica e pulita. Con gli ultimi strumenti tecnologici che hanno avuto una diffusione capillare all’interno della società, si sono trovati sempre più metodi per semplificare la vita di tutti, evitare gli sprechi e provare a migliorare la qualità del tempo delle persone. Tra gli sviluppi mondiali più importanti ci sono sicuramente tutte le tecnologie legate al miglioramento della situazione ambientale globale e quelle legate all’incremento della sicurezza e all’ampliamento delle capacità dei flussi di dati in rete.
Anche in Italia, negli ultimi anni e soprattutto grazie alla spinta europea, si sta provando a dare un grosso impulso alla crescita sia delle imprese, che dei cittadini privati, attraverso strumenti tecnologici che trovano la propria diffusione ed efficacia con internet e che provano a rendere la vita di ognuno di noi decisamente più smart. Questo tentativo, nel periodo recente, ha portato alla produzione di un Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR).
Vediamo insieme in che modo l’Italia sta investendo nella tecnologia e come questi investimenti potrebbero migliorare la vita a tutti i cittadini e residenti in Italia.
Progressi tecnologici dagli inizi del 2000
Il mondo è stato completamente ribaltato dal fenomeno Internet. Proprio agli esordi del nuovo millennio si assistette a questo cambiamento radicale della vita pubblica e privata di ogni cittadino e Paese del mondo, che poteva cominciare a fare su internet ciò che faceva nella vita reale – come ad esempio giocare ai casinò live. La teoria portata avanti dal sociologo e studioso dei media canadese Marshall McLuhan, secondo cui il “Medium è il Messaggio”, ha avuto una prova concreta proprio con l’introduzione di internet nelle case delle persone. L’umanità ha cambiato i suoi costumi nell’epoca della comunicazione istantanea a distanza, l’avvento dei Social e dei canali di intrattenimento attraverso lo streaming.
Nello stato delle cose contemporanee, il cittadino ha scoperto che poteva ottenere molte cose attraverso un click. E allora i negozi, le industrie e i commercianti hanno cominciato a creare store online per le proprie attività, mentre nascevano anche nuovi filantropi come Mark Zuckerberg, Jeffrey Bezos e Elon Musk, che con le loro idee innovative hanno plasmato la società occidentale. Per questa ragione, gli Stati di tutto il mondo hanno pian piano imparato a convivere con questo nuovo strumento e sfruttarlo per migliorare le proprie competenze.
Gli investimenti nell’ambito della Pubblica Amministrazione
Uno degli ambiti nel quale si sta provando a effettuare la crescita tecnologica è quello della Pubblica Amministrazione. I risultati di questi tentativi sono infatti sotto gli occhi di tutti. Sono molti gli italiani che attualmente utilizzano strumenti digitali per effettuare molte operazioni che prima avevano bisogno di spostamenti e, soprattutto, perdite di tempo. Uno degli esempi principali è sicuramente la tecnologia legata alla firma digitale, al Sistema Pubblico di Identità Digitale (il famoso SPID utilizzato da oltre 30 milioni di italiani), e alle app per dispositivi mobili come IO, che può essere utilizzata per i servizi pubblici.
Tutte queste tecnologie nell’ambito della digitalizzazione permettono al cittadino privato e alla piccola impresa di facilitare molte delle proprie operazioni, senza sprecare tempo e salute mentale a fare lunghe code agli sportelli della Pubblica Amministrazione. Ma la strada che è stata tracciata deve ancora essere percorsa del tutto. Gli investimenti nella digitalizzazione e nel miglioramento delle tecnologie si stanno espandendo sempre di più e in vari ambiti diversi della Pubblica Amministrazione, riuscendo a migliorare la qualità del lavoro dei dipendenti pubblici e velocizzando processi che prima avevano tempi d’attesa più lunghi.