Legalità: al “Virgilio” le testimonianze di Rosaria Capacchione e Graziella Ammaturo

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Legalità: al “Virgilio” le testimonianze di Rosaria Capacchione e Graziella Ammaturo. Il Liceo di via Tuoro Cappuccini scende in campo in occasione della XXVII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

Previsti tre giorni intensi, dedicati alla riflessione sull’importanza del rispetto dei valori della legalità.

Questo il calendario delle attività previste

Venerdì 18 marzo
Ore 10: La giornalista ed ex parlamentare Rosaria Capacchione incontra le allieve e gli allievi di tutte le classi prime dell’Istituto, presso il Polo Giovani di Avellino, in via Morelli e Silvati.

Ore 9.15: Le altre classi, nell’ambito del percorso “CineVirgilio”, prenderanno visione del film “Felicia Impastato” e si prepareranno all’Assemblea d’Istituto che si terrà il giorno successivo.

Sabato 19 marzo
Ore 8.15: Assemblea di classe per le sole classi prime.
Ore 9.15: Assemblea di tutti gli studenti sul tema della legalità, con testimonianze dal vivo di familiari di vittime delle mafie e l’intitolazione dell’ulivo piantato nel giardino della sede centrale dell’Istituto, in occasione della giornata del “Non ti scordar di me”.

Lunedì 21 marzo
Partecipazione di una delegazione del Liceo “Virgilio” alla manifestazione nazionale per la XXVII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata da “Libera”, a Napoli.

Si tratta, dunque, di una tre giorni di grande interesse per mobilitare le coscienze sul tema delle mafie. Dopo l’incontro virtuale dell’anno scorso, sarà ospite dal vivo la giornalista minacciata dalla camorra, Rosaria Capacchione, al Polo Giovani; mentre contemporaneamente gli altri studenti del “Virgilio” potranno assistere al film di Gianfranco Albano, “Felicia Impastato” (2016).

Il giorno dopo, durante l’assemblea d’Istituto incentrata sulla legalità, saranno ascoltate testimonianze importanti come quella di Graziella Ammaturo, figlia del vicequestore originario di Contrada, Antonio Ammaturo, ucciso a Napoli il 15 luglio 1982. Proprio all’allora capo della Squadra Mobile di Napoli sarà intitolato l’ulivo piantato nel giardino dell’Istituto.