Irpinianews.it

Camorra, le mani dei Contini anche sull’Irpinia. Sequestrati beni per 320 milioni

La Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito, su disposizione della DDA, un decreto di confisca di beni mobili ed immobili e quote societarie per un valore di circa 320 milioni di euro nei confronti di due affiliati al clan camorristico Contini e di loro prestanomi.

Tra i beni confiscati, 41 distributori di benzina tra Campania e Molise e 20 bar tra Napoli ed Avellino, oltre a tabaccherie e gioiellerie del napoletano e una villa sull’isola di Ischia.

Ad essere raggiunti dai provvedimenti Ciro Di Carluccio – ritenuto il cassiere del clan Contini e l’uomo di fiducia del boss Edoardo Contini – e il fratello, Gerardo Di Carluccio. La confisca segue il sequestro preventivo dei beni già effettuato nel febbraio 2015 dal Gico della Guardia di Finanza.

Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, i fratelli Di Carluccio gestivano tramite familiari e prestanome – oltre cento quelli individuati – numerose attività economiche, dai distributori di carburante, che costituivano il “core business” del clan, a bar, aziende per la vendita di oro e preziosi, agenzie immobiliari e finanziarie per i prestiti.

Per Ciro e Gerardo Di Carluccio è stata disposta la sorveglianza speciale di PS per cinque e quattro anni ed una cauzione rispettivamente di 100 mila e 50 mila euro.

Exit mobile version