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Le associazioni irpine fanno fronte comune: “L’acqua non è una merce”

Marco Imbimbo – Ieri, presso la sede Caritas del palazzo vescovile, si è tenuta una riunione convocata dal comitato “rete Acqua Bene Comune – Aspettando Godot” per organizzare la partecipazione al tavolo di concertazione con MISE, Regione Campania, provincia di Avellino e ACS, per decidere del futuro della gestione delle fonti idriche in Irpinia e Sannio.

La riunione è stata l’occasione per saldare una stretta rete tra le tante associazioni presenti sul territorio ed impegnate: Rete Acqua Bene Comune aspettando Godot, il Comitato LAUDATO SÌ, Salviamo la Valle del Sabato, ISDE Avellino Medici per l’Ambiente, Lacquapubblica, Lotta per la vita, SoMa, Acqua bene comune Campania, l’Ordine dei Medici di Avellino Commissione ambiente, la delegazione FAI di Avellino, Movimenti Locali di Tufo, ApplePie:l’amore merita LGBT, Circolo Legambiente Valle Solofrana Solofra-Montoro, CdLT CGIL Avellino, Cittadini attivi Montoro.

Le varie associazioni e i comitati hanno deciso di fare fronte comune sulla vicenda relativa al rischio di privatizzare la gestione del Servizio idrico.

“L’acqua è un bene di tutti, non è una merce!”. Le Associazioni hanno ribadito con fermezza il proprio impegno ed hanno manifestato la volontà di contribuire alla divulgazione della conoscenza del problema tra i cittadini, e valutare, con l’ausilio di esperti, soluzioni concrete da portare al tavolo, coinvolgendo le Istituzioni interessate affinché vengano a breve adottate decisioni che prevedano la gestione solo pubblica dell’acqua, in linea con il risultato referendario del 2011, nell’interesse esclusivo dei cittadini-utenti.

A breve sono previste iniziative pubbliche e mobilitazioni di cittadini per scongiurare “fughe in avanti” da parte di chi intende consumare un danno al territorio e all’immenso patrimonio idrico, svendendo una risorsa importante e fondamentale per la vita.

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