Nel fine settimana si celebrerà la Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie giunta alla 26^ edizione e come di consueto promossa da Libera, l’associazione di associazioni fondata da Don Luigi Ciotti e che ha reso protagonisti una vasta rete di associazioni, scuole e realtà sociali in un grande percorso di cambiamento dei nostri territori. Il 21 marzo, il primo giorno di una nuova stagione, è un momento di riflessione, approfondimento ed incontro, di relazioni vive e di testimonianza attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie. E’ una giornata di arrivo e ripartenza per il nostro agire, al fine di porre al centro della riflessione collettiva la vittima come persona e il diritto fondamentale e primario alla verità, un diritto che appartiene alla persona vittima, ai suoi familiari ma anche a tutti noi. E’ altresì il momento in cui dare spazio alla denuncia della presenza delle organizzazioni criminali e delle connivenze con la politica e l’economia deviate. Leggere i nomi delle vittime e scandirli con cura è un modo per far rivivere quelle donne e quegli uomini, quei bambini e quelle bambine vittime innocenti, per non far morire le idee testimoniate, l’esempio di chi ha combattuto le mafie e on ha ceduto alle minacce e ai ricatti, ma anche le vite di chi, suo malgrado, si è trovato per errore sulla traiettoria di una pallottola o vittima di potenti esplosivi destinati ad altri. In piena pandemia, con le limitazioni per gli assembramenti, la manifestazione avrà dei connotati diversi rispetto al passato. Si è scelto di promuovere, per sabato 20 e domenica 21 marzo, delle piccole iniziative locali che abbiano quale spazio ospite per la lettura dei nomi delle vittime un luogo di cultura; la cultura, quale ingrediente fondamentale per la lotta alle mafie e alla corruzione, scintilla di memoria ed impegno sociale; quindi uno spazio capiente o all’aperto, verso il quale far convergere un numero limitato di persone, distanziate tra di loro e con mascherina protettiva, sempre nel pieno rispetto delle normative anti-Covid ad oggi vigenti; quindi, un teatro, un cinema, un circolo, una casa di quartiere, il cortile di una scuola, spazi attivi o abbandonati e da far rivivere. Lo slogan scelto per questo 21 marzo è “A ricordare e riveder le stelle”, per richiamare nel cuore coloro che hanno perso la vita per mano mafiosa e, citando l’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia, ad esprimere la voglia di uscire dall’inferno dell’isolamento e del distanziamento sociale, sentendo forte la necessità di buoni auspici, di luce che illumina e dà energia. Il sistema delle Acli irpine, su impulso del Presidente provinciale ACLI Alfredo Cucciniello e del Presidente dell’Unione Sportiva Massimo De Girolamo, aderendo all’iniziativa hanno predisposto una serie di appuntamenti per una concreta testimonianza che arrivi dalla nostra Provincia, coinvolgendo oltre i Circoli le numerose associazioni sportive del territorio, recuperando anche il fondamentale apporto che lo sport sociale può assicurare in termini di educazione alla pace e alla nonviolenza. Tra le iniziative poste in cantiere, cui certamente se ne aggiungeranno altre, si segnalano la lettura dei nomi presso la sede provinciale di Via De Renzi, il presidio presso il Santuario di San Pantaleone e i ruderi del Castello di Borgo di Montoro, dove saranno protagonisti i Ciclisti del Team Amici per Montoro, l’incontro presso il Bocciodromo cittadino di Rione San Tommaso, quello che si svolgerà presso la Basilica Paleocristiana dell’Annunziata di Prata Principato Ultra a cura della Calisthenics di Pratola Serra e presso il Centro “Simone Casillo” di Atripalda.
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