In tutti e due i casi l’attività operativa ha preso le mosse da alcune segnalazioni giunte al servizio di pubblica utilità “117” da parte di cittadini che, mostrando grande sensibilità e diretta partecipazione alla problematica del lavoro nero, hanno richiesto l’intervento delle Fiamme Gialle per possibili ipotesi d’irregolarità.
Sulla base delle notizie raccolte, gli uomini della Compagnia di Avellino, agli ordini del capitano Salvatore Serra, hanno dato il via ad una serie di accertamenti, di appostamenti e di rilievi che si sono concretizzati in due interventi in forze presso una società dedita alla lavorazione artistica del marmo e del mosaico con sede nell’area PIP del comune di Manocalzati e presso un cantiere forestale di Montoro Superiore.
Nel primo caso, dopo aver effettuato un accesso presso la sede operativa della società di Manocalzati, bloccando tutti i varchi dell’opificio, i militari hanno identificato i lavoratori presenti intenti a svolgere varie mansioni, “fotografando” di fatto la situazione esistente per poi procedere alla successiva verifica documentale delle loro posizioni presso gli uffici amministrativi: l’analisi delle rispettive posizioni ai fini previdenziali ed assistenziali ha portato alla constatazione di irregolarità da parte della titolare della società, G.M.L. di 70 anni, originaria di Ariano Irpino, per i 10 operai (6 italiani e 4 di nazionalità straniera) tutti completamente “in nero”.
Presso un cantiere forestale di Montoro Superiore, è stato rilevato come A.P., 51enne originario di Contrada, titolare di una ditta individuale, si avvalesse nella sua attività di taglio boschivo di 2 operai (di cittadinanza italiana) completamente “in nero”.
Le risultanze degli interventi sono state immediatamente trasmesse alla Direzione Provinciale del Lavoro di Avellino che, sulla base di quanto rilevato dalle Fiamme Gialle, dopo la prevista attività istruttoria nei giorni scorsi ha adottato nei confronti della società e della ditta individuale la procedura per la sospensione dell’attività.