Nell’ultimo anno il tasso occupazionale è aumentato, lo confermano i dati dell’Istat nel Flash sul mercato del lavoro in cui si spiega come, per la prima volta in sette anni, la disoccupazione è in calo. Nella media del 2015 il tasso di disoccupazione scende all’11,9% dal 12,7% della media del 2014, in particolare tale tasso è sceso nella seconda parte dell’anno, ciò significa che, stando sempre ai dati dell’Istat, anche nei primi mesi del 2016 è continuato a scendere.
I dati segnalano anche che in media annua nel 2015 i disoccupati erano 3.033.000 e che gli occupati – sempre in media annua – erano 22.465.000, inoltre i dati relativi a gennaio 2016, al netto della stagionalità, registrano una crescita degli occupati (+70 mila), malgrado la fine della decontribuzione totale per gli assunti a tempo indeterminato.
Come detto, quindi, per la prima volta in sette anni scende la disoccupazione (all’11,9%). In riduzione, ovviamente, anche il tasso di chi cerca lavoro, ma questo soltanto tra gli uomini (-110 mila, -2,1%) a fronte dell’aumento tra le donne (+26 mila, +0,3%). Si amplia così il gap di genere: l’aumento dell’occupazione maschile (+ 139 mila, +1,1%), più che doppio rispetto a quello delle donne (+47 mila, + 0,5%), si riflette nella dinamica dei tassi di occupazione (+0,8 punti rispetto a +0,3 punti).
Per quanto riguarda i giovani, il tasso di disoccupazione è in netto calo, sceso al 40,3% (-2,4 punti percentuali) registrando la prima diminuzione annua dal 2007.
Ma veniamo alla disoccupazione nelle provincie dello Stivale: Crotone è la provincia con il tasso di disoccupazione più alto d’Italia (31,46%), a Vibo Valentia la maglia nera per tasso di inattività mentre la città dove ci sono più occupati è come al solito Bolzano. Complessivamente l’incremento dell’occupazione nell’ultimo anno risulta più accentuato nel Mezzogiorno, ripartizione che nel corso della crisi ha registrato le perdite più consistenti. Anche il tasso di disoccupazione diminuisce soprattutto nelle regioni meridionali.
I dati di Avellino:
Nelle speciale classifica della disoccupazione, la Città dei Quadranti è al 28° posto, dopo capoluoghi come Napoli, Palermo, Lecce, Bari, Foggia e Salerno. La percentuale è del 16,54%, che significa penultimo posto in Campania e comunque tra il più alto della penisola e nella media del Mezzogiorno.
43,59% il tasso di inattività (26° posto in Italia, ultimo posto in Campania), mentre al contrario il tasso di occupazione è del 46,91%, che a Bolzano, leader della graduatoria, è pari a oltre il 70%. In Campania, tuttavia, è il tasso più alto: 45% a Salerno, 36-37% a Napoli e Caserta e 41% a Benevento.
Avellino primeggia in Campania anche per l’occupazione femminile, circa il 35%, nettamente staccate Napoli e Caserta con appena il 24% di donne al lavoro.
Se tale classifica sembra positiva per la regione Campania, rispetto ai dati del Nord Italia c’è una voragine da colmare, tuttavia le statistiche parlano di una leggera e incoraggiante crescita.