Lavoro, incidenti in aumento in Irpinia del 40%. “Una strage da fermare”

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Sicuri al lavoro, le organizzazioni sindacali irpine lanciano un nuovo allarme. “Bisogna fermare questa stage”, dicono in coro. E lo fanno con i numeri sugli incidenti che sono preoccupanti. In provincia di Avellino, fino ad agosto, sono stati denunciati 1.200 incidenti sul lavoro. Cinque le morti bianche, l’incremento rispetto allo stesso mese di agosto del 2021 è del 40%. Troppo, senza alcun dubbio.

All’allarme di Cgil, Cisl e Uil, risponde il Prefetto di Avellino, Paola Spena: “Presto un osservatorio provinciale per monitorare la situazione e per sensibilizzare”, dice. In campo anche l’Asl di Avellino. Per Ferrante, direttore generale dell’azienda di via degli Imbimbo, “la sicurezza non è un costo ma una virtù da perseguire”.

Al Circolo della Stampa di Avellino, i segretari confederali irpini, Franco Fiordellisi, Fernando Vecchione e Luigi Simeone (UIL) hanno svolto l’assemblea dei delegati RLS ed RLST della provincia sui temi della salute, sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro.

A seguire, gli esponenti dei sindacati hanno incontrato il prefetto di Avellino Paola Spena, il direttore generale dell’ASL di Avellino Mario Nicola Ferrante e il direttore dell’ITL Francesco Damiani per un confronto sui protocolli di sicurezza e legalità. Una tappa di avvicinamento verso la manifestazione nazionale del 22 ottobre, sabato, a Roma su salute e sicurezza sul lavoro.