Regione – “Occupazione in Campania, ormai, è emergenza vera”. E’ questa l’amara riflessione del capogruppo regionale di Alleanza Nazionale, Francesco D’Ercole, a commento degli ultimi dati sull’occupazione relativi al secondo semestre 2007, diffusi proprio ieri dall’Istat che parlano di altri 30.000 posti di lavoro persi nella nostra regione rispetto allo stesso periodo del 2006. “Ed il peggio – continua – è che stiamo parlando di posti di lavoro perduti, ovvero di gente che un lavoro lo aveva e che ora non ce l’ha più e non di disoccupazione preesistente”. “Un arretramento – rileva D’Ercole – che conferma ancora una volta, come questo governo regionale, al di là delle chiacchiere vuote a perdere e degli slogan immaginifici, ad effetto propagandistico, proprio non riesce ad andare ed alla nostra Regione stia procurando soltanto danni”. “Per avere, però, la misura esatta dell’emergenza occupazione in Campania – aggiunge – a questi 30.000 posti di lavoro perduti in questo periodo, vanno aggiunti, gli iscritti alle liste dei senza lavoro, i 35.000, cosiddetti, “sfiduciati” ovvero quelli che, stanchi di cercarlo inutilmente, hanno addirittura deciso di rinunciarvi ed anche quelli che sono scappati verso altri lidi alla ricerca di quell’opportunità occupazionale che qui continuava ad essergli negata. Una fuga, questa, paragonabile, in termini numerici, a quelle dell’immediato dopoguerra”. “Una situazione – prosegue – che, sommando insieme disoccupazione, sfiducia e fuga, non solo sta riportando la Campania indietro nel tempo, ma le procurandole, anche, un duplice danno: mentre la svuota, invecchiandola; visto il livello culturale di chi fugge – diplomati e laureati – la sta privando di cervelli e risorse che potrebbero, di contro, se messi in condizioni di farlo, aiutarla a crescere”. “Ma da quest’orecchio – ribadisce – Bassolino & c., continuano a fingere di non sentire: sono troppo impegnati a difendere i propri orticelli, a distribuire consulenze lautamente retribuite agli amici ed agli amici degli amici, ad organizzare feste, eventi ed inaugurazioni fasulle, per la gioia di chi sa, ma finge di non sapere, per non doverne trarre le necessarie conseguenze”. “Parrebbe – conclude D’Ercole – a mio parere, giunto il momento che qualcuno – governatore ed assessori, innanzitutto – ci dica perché la Campania proprio non riesca ad allinearsi al resto d’Italia – sul fronte occupazionale, come anche relativamente alle altre emergenze che l’affliggono – e continui a marciare in controtendenza rispetto al Paese intero. E questo nonostante tutte le risorse sprecate”.
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