La Corte dei Conti, sezione regionale di controllo per la Campania, ha trasmesso in questi giorni al Comune di Avellino il parere n. 157 del 19.12.2018, facendo seguito ad un’apposita richiesta del 7 novembre 2018 inoltrata dal sindaco pro-tempore Ciampi, avente ad oggetto il pagamento alle ditte esecutrici di lavori finanziati con risorse trasferite da altri Enti (e quindi con risorse vincolate).
L’amministrazione Ciampi aveva iniziato un percorso di collaborazione con la magistratura contabile “per garantire – si legge nella nota stampa diffusa dal Movimento 5Stelle di Avellino – la massima trasparenza dell’azione amministrativa, perché come affermato più volte, la situazione finanziaria dell’ente è la sintesi di atti e comportamenti amministrativi delle amministrazioni che si si sono succedute e di coloro che hanno amministrato le sue istituzioni e società”.
“La richiesta di parere si era resa necessaria – continua la nota – in quanto talune ditte esecutrici dei lavori pubblici rappresentavano che, ancorché fossero stati trasferiti i fondi al Comune da parte degli enti finanziatori, il pagamento del loro credito non sarebbe stato immediato, poiché l’ente avrebbe dovuto procedere per il pagamento secondo l’ordine cronologico delle fatture pervenute. Il tutto in presenza di una situazione finanziaria del Comune di Avellino caratterizzata dal perenne utilizzo dei fondi vincolati in termini di cassa (come emerge anche dall’ultima verifica straordinaria eseguita tra l’amministrazione Ciampi e quella commissariale), dalla tempistica dei pagamenti delle fatture con circa 100 giorni di ritardo, e dall’elevata massa debitoria relativa a fatture da pagare”.
“Ebbene – concludono i 5stelle – la Corte ha chiarito che ‘i mandati per somme vincolate possono essere emessi anche senza seguire l’ordine cronologico delle fatture’, dovendo essere già accantonate in bilancio le somme vincolate al pagamento. Pertanto sussiste un vero e proprio “diritto” del creditore ad essere ‘tempestivamente’ pagato nel caso in cui le forniture di beni e le prestazioni di servizio sono finanziate con ‘risorse vincolate’. Ciò che rappresenta un diritto non può degradare a favore”.