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Lavori pubblici. Esultano gli Architetti e gli Ingegneri Irpini.

Architetti Ingegneri Lavori Pubblici, costruzioni, edilizia

Architetti Ingegneri Lavori Pubblici, costruzioni, edilizia

Gli Architetti e gli Ingegneri della provincia di Avellino esultano: il mercato dei lavori pubblici apre finalmente le porte alla qualità delle idee progettuali dei giovani professionisti anche titolari di singoli studi.

Nelle gare di appalto per l’affidamento dei servizi di architettura e ingegneria, d’ora in poi, non varrà più il criterio dimensionale degli studi e il loro fatturato, bensì, la qualità dei progetti da selezionare.

Dopo anni di battaglie, i giovani professionisti, si sono visti ridurre quelle odiose restrizioni, che, non tenendo conto del merito e della qualità dell’idea progettuale, escludevano dalle gare pubbliche oltre il 90% dei giovani architetti e ingegneri.

L’Anac, l’Autorità nazionale anti corruzione, guidata da Raffaele Cantone, con una determinazione firmata lo scorso 25 febbraio dal titolo eloquente, «Linee guida per l’affidamento dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria», il criterio dimensionale degli studi e il rispettivo giro d’affari non saranno più considerati requisiti cardine.

Al loro posto si fa strada una più coscienziosa scelta di qualità che, svincolandosi dai limiti di fatturato e “organico minimo” apre le porte ai giovani e non, da sempre svantaggiati nella partecipazione ai lavori pubblici.

«Si apre finalmente una prospettiva positiva per il futuro della nostra professione. Rispetto a un contesto nazionale drammatico le “Linee guida per l’affidamento dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria” sono un buon segnale di incoraggiamento, un documento che ha il merito di promuovere trasparenza, mercato e qualità progettuale, eliminando le gare al massimo ribassosottolinea Antonella Guerriero, presidente dell’associazione “Giovani Architetti irpini”Oggi i ribassi raggiungono percentuali inaccettabili e portano all’esclusione della qualità nel progetto e nella realizzazione. E’ necessario ripartire dalla scelta del progetto e il professionista deve avere ben chiaro l’obiettivo, la spesa e il tempo necessario per portare a termine l’opera».

Il provvedimento, secondo Guerriero, segna un importante passo avanti verso «l’apertura del mercato della progettazione, la sua trasparenza e competitività, nonché la valorizzazione dei giovani talenti» per una nuova stagione di grandi opere. «Le linee guida rivedono i requisiti relativi al fatturato e al numero di addetti, che, fino a ieri, hanno sbarrato la strada ai giovani professionisti, impedendo una sostanziale chiusura del mercato dei lavori pubblici ai giovani professionisti».

Inoltre, la determinazione introduce importanti novità come la riduzione dei ribassi eccessivi, al fine di garantire maggiore qualità delle prestazioni professionali, una maggiore trasparenza nelle gare con procedure di selezione quali l’offerta economicamente più vantaggiosa o il concorso di progettazione, puntando su giurie miste, formate dalla stazione appaltante e da professionisti, individuate a seguito di sorteggio pubblico, uno snellimento delle procedure per l’accesso ai finanziamenti, al fine di promuovere una più ampia partecipazione delle Amministrazioni Pubbliche ai bandi finanziati con fondi strutturali europei, e il rilancio del Project Financing, quale strumento per coinvolgere i privati in un processo condiviso di rigenerazione urbana sostenibile.

«Il superamento del fenomeno dei ribassi eccessivi è affidato all’utilizzo del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e degli altri strumenti previsti dal Codice per la selezione di offerte di qualità, con la riparametrazione dei punteggi in favore dell’offerta tecnica rispetto all’offerta economicaspiega l’architetto Andrea Di RosaTuttavia un’occhiata alla nuova direttiva comunitaria sugli appalti pubblici avrebbe consentito all’Autorità di esprimersi in modo diverso su alcune ipotesi proposte, in sede di tavolo tecnico dal Cnappc, unicamente a vantaggio della qualità come la possibilità di escludere automaticamente le offerte anomale anche per gli appalti di importo superiore ai 100 mila euro, la possibilità di presentare offerte in rialzo rispetto alla base d’asta, secondo il meccanismo del “minimo rialzo” e la necessità di imporre alle stazioni appaltanti di fissare nel bando di gara un limite al ribasso sul prezzo».

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