Lavoratori Ipercoop appesi ad un filo: ultimo tentativo a Napoli

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Marco Grasso – E’ appeso a un filo il destino dei 139 lavoratori dell’Ipercoop di Avellino. Oggi, martedì 5 giugno, si giocheranno una delle ultime carte per provare a salvare il centro commerciale di Contrada Baccanico e il futuro di un bel po’ di famiglie irpine.

In Regione è previsto un vertice tra azienda e sindacato. Non ci sarà l’irpino Gerardo Capozza che, come noto, ha rinunciato all’incarico di assessore alle Attività Produttive. Sarebbe stato un riferimento per la delegazione irpina ma, purtroppo, è andata diversamente.

Alleanza 3.0 non sembra avere dubbi e sarà davvero complicato ottenere un ripensamento, e quindi un nuovo impegno su Avellino. Si proverà anche a verificare la possibilità di riaprire la trattativa con Az Market che, dopo essere stata per settimane ad un passo dall’accordo, ha deciso di ritirare la manifestazione d’interesse e, quindi, di rinunciare all’acquisizione della sede di Avellino.

Il braccio di ferro che si è aperto con il sindacato, in presidio permanente con i lavoratori da oltre 20 giorni, ha inciso non poco sulla trattativa. Difficile capire se sia stato davvero questo il vero e unico motivo che ha spinto il gruppo calabrese al dietrofront.

La vendita dell’Ipercoop di Avellino avrebbe dovuto essere l’operazione apripista di un piano complessivo concentrato essenzialmente al Sud. Il destino di Afragola, Aprilia, Guidonia e Quarto si complica ulteriormente dopo il caso Avellino e l’avvio delle procedure di licenziamento collettivo. Si farà leva anche su questo aspetto per provare a riaprire il confronto e rimettere in piedi una trattativa che garantisca ancora un futuro possibile al centro commerciale di via Pescatori e ai 139 lavoratori.