Dopo le recenti dichiarazioni del sindaco Vito Bossone sui controlli della Commissione d’accesso, interviene l’avvocato Pasquale Colucci consigliere comunale del gruppo d’opposizione Patto civico per Lauro. “ Innanzitutto – precisa Colucci – non è vero che la vicenda della commissione d’accesso non ha preoccupato l’opposizione. Ho più volte avuto modo di chiarire che, indipendentemente dall’esito, la sola istituzione della Commissione costituisce un grave colpo all’immagine già gravemente compromessa dell’ente locale. In un contesto dove un’amministrazione seria dovrebbe essere il primo baluardo a difesa della legalità, anche i semplici indizi che determinano l’istituzione di una commissione di accesso è un grave nocumento alla credibilità dell’istituzione locale nella battaglia per la legalità. Circa la programmazione estiva, essa è praticamente priva di ogni iniziativa comunale a causa dell’indebitamento dell’ente che ha spinto anche importanti artisti in passato ospitati nella cittadina, come Pippo Franco e Gino Paoli a ricorrere all’azione giudiziaria per ottenere i loro compensi. Le opere pubbliche in corso – la cui ultimazione fa segnare gravissimi ritardati, dovendo essere ultimate già oltre un anno fa – sono finanziate non con fondi comunali ma con fondi europei. I musei sono chiusi da tempi ed anzi quello di arte naive sembra completamente smembrato. Questo ovviamente senza dimenticare le altre e più gravi problematiche dell’ente che tra l’altro vedono i dipendenti in attesa di ben sette mensilità di stipendio; i debiti fuori bilancio così numerosi e rilevanti che il relativo argomento è scomparso dall’ordine del giorno senza ancora riapparirvi; il problema della pianta organica di circa 80 dipendenti finora gestito solo per attuare ripicche; il problema dei rifiuti con un territorio sempre più sporco nonostante la pesante Tarsu; il problema della sede scolastica ancora in attesa di una soluzione da oramai sette anni. Se questi sono i frutti della politica del sindaco di cui egli si sente fiero e soddisfatto, se ne può anche andare in vacanza. E restarci a lungo”.