Marco Imbimbo – Nel prossimo consiglio comunale arriveranno regolamenti di varia natura, alcuni molto delicati. E la domanda è sempre la stessa: la maggioranza riuscirà a superare lo scoglio dei 17 voti favorevoli?
Le fibrillazioni tra i banchi sono ormai all’ordine del giorno, ma in questo caso, in ballo ci sono documenti che dovranno regolamentare la presenza di antenne per la telefonia sui tetti delle case, il compostaggio domestico, la consulta per il commercio.
Argomenti che sono stati oggetto di confronto in una riunione di maggioranza per pochi intimi. Presenti, oltre agli assessori proponenti, Augusto Penna e Arturo Iannaccone, i consiglieri Ida Grella, Geppino Giacobbe, Adriana Percopo, Mario Cucciniello, Silvia Amodeo, Gerardo Melillo, Lorenzo Tornatore, Franco Russo.
«Spero in un atto di responsabilità da parte dei consiglieri di maggioranza», sottolinea l’assessore all’Ambiente, Augusto Penna. «Parliamo di regolamenti a tutela della salute pubblica come quello sulle antenne, ma anche altri che possono garantire risparmi ai cittadini come nel caso del compostaggio domestico».
Questi due documenti verranno illustrati all’Aula proprio da Penna. Il regolamento sul compostaggio domestico, con relativo albo dei compostatori, si lega direttamente alla nuova raccolta differenziata. Grazie a fondi regionali, verranno consegnati i compostori a chi ne farà richiesta per la produzione di compost domestico, da usare come concime per i propri giardini: «Una misura, questa, che può portare a un aumento della percentuale di differenziata e un risparmio in termini di tassa sui rifiuti per chi produrrà compost domestico», spiega Penna.
In questo modo, infatti, l’umido prodotto dal cittadino non finirà più nel ciclo dei rifiuti, ma verrà trasformato in compost dall’utente stesso. Alleggerendo, quindi, i costi di smaltimento. «Tutto ciò permetterà di ottenere sgravi e premialità per chi usa i compostori», spiega Penna che si prepara a portare in Aula per l’ennesima volta anche il regolamento sul “piano di localizzazione degli impianti a servizio telefonia mobile e monitoraggio onde elettromagnetiche”. Un documento che nasce da uno studio avviato nel 2015 con una mappatura di tutte le antenne di telefonia presenti in città.
«Il regolamento prevede una serie di presidi a tutela della salute pubblica – spiega Penna. Gli operatori di telefonia saranno obbligati a verificare la possibilità di installare le nuove antenne su edifici e aree comunali». Mentre quelle già presenti, alla scadenza della convenzione, dovranno essere dislocate su queste aree indicate.
«Chi stipula la convenzione con il Comune – prosegue Penna – si impegna anche a finanziare campagne di informazione e monitoraggio sull’inquinamento elettromagnetico. Questo regolamento è stato già ritirato tre volte in Consiglio. Alla lunga rischia di diventare anacronistico, inoltre si va incontro al mancato pagamento dei canoni per l’installazione delle antenne, da parte delle compagnie».
Con questo documento si punta a regolamentare un settore, quello delle antenne di telefonia, in cui è presente un vuoto normativo ad Avellino. «Vogliamo contrastare l’allocazione selvaggia a cui assistiamo oggi – spiega la consigliera Ida Grella. Si sono venuti a creare assembramenti di antenne che possono portare a sforare i termini di legge sull’inquinamento da onde elettromagnetiche».
Gli altri regolamenti che arriveranno in Aula puntano alla realizzazione di orti botanici in aree che verranno indicate e alla nascita della consulta sul commercio che affiancherà i lavori del Comune sulle attività produttive.