L’Associazione Chiara Project Onlus nel progetto Raccontami

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Mercogliano – I week-end d’arte di “Raccontami”, l’iniziativa culturale promossa dall’Assessorato al Turismo della Regione Campania con la direzione artistica di Giulio Baffi, vedono protagonisti presso la splendida Abbazia di Loreto di Mercogliano sabato 16 maggio alle 11.00 e nel pomeriggio alle 16,00 e domenica 17 maggio alle 11,00 l’associazione Chiara Project Onlus e gli studenti delle suore Brenedettine di Mercogliano.
Il presidente dell’associazione Chiara Proiect Onlus Loreta Di Chiara afferma: “E’ veramente un onore per l’associazione poter partecipare al progetto Regionale Raccontami, importante e creativo. Lo scopo è quello di innovare la fruizione dei beni culturali, promuovendo insieme le bellezze storiche e artistiche e la creatività Campana”.
Cento attori, infatti, in tutte le province, interpreteranno un testo originale in cinquanta luoghi d’arte e di storia invece, in via sperimentale, presso la splendida Abbazia di Loreto sarà l’associazione Chiara Project Onlus e gli studenti delle suore Brenedettine di Mercogliano, accompagnati anche dal personale della biblioteca, a raccontare, ad un gruppo di spettatori-turisti, la storia meravigliosa dell’abbazia di Loreto. Gli interpreti si soffermeranno sulle caratteristiche del monumento spiegando che nel luogo dove attualmente è posizionata l’Abbazia sorgeva la prima infermeria dei monaci verginiani, fondati da S. Guglielo da Vercelli nel XII secolo. A causa di un terremoto, avvenuto il 29 novembre 1732, quell’infermeria crollò e l’Abate di Montevergine affidò all’architetto Domenico Antonio Vaccaio il progetto della nuova costruzione a forma ottagonale, successivamente l’architetto Di Blasio subentrò al Vaccaio. I ragazzi, nel racconto, si soffermeranno anche sull’antica farmacia, sulla fabbrica di liquori, sull’antica biblioteca ecc. che si trovano all’interno dell’Abbazia.
“Un racconto-ricorda Loreta Di Chiara- che mira a stimolare tutti noi, bombardati quotidianamente da superficialita’ e cattiveria, ad intraprendere un percorso che ci aiuti a sconfiggere l’indifferenza quotidiana, a recuperare una sana umanita’, rivalutando cosi’ ciascuno la propria terra, i propri genitori, le proprie sofferenze”.

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